03.07.2025  Cividale: il primo Ducato longobardo.

(Articolo di Elvira C.)

Nella primavera del 568, i Longobardi, guidati dal re Alboino, lasciarono la Pannonia (l’attuale Ungheria occidentale) con l’obiettivo di conquistare l’Italia. Prima di proseguire verso sud, Alboino affidò le prime terre conquistate al nipote Gisulfo, nominandolo duca. Gisulfo si stabilì a Forum Iulii (l’odierna Cividale) senza incontrare resistenza, accompagnato da alcune famiglie nobili. Fu così che la città divenne la capitale del primo ducato longobardo, chiamato Friuli, con un territorio che coincideva, più o meno, con quello della regione attuale. L’arrivo dei Longobardi non stravolse l’equilibrio locale: si appropriarono solo di un terzo delle terre e, col tempo, si integrarono con la popolazione del posto, assorbendone usi, lingua, economia e cultura. Oltre a essere guerrieri temibili, i Longobardi erano anche ottimi artigiani, in particolare nella lavorazione dei metalli e dell’oreficeria. Nel ducato di Cividale si succedettero venti duchi, che ebbero anche il compito di difendere il territorio dai nemici. Nel 610, la città fu distrutta dagli Avari, che – secondo una falsa leggenda – riuscirono a entrare grazie al tradimento di Romilda, moglie di Gisulfo II. Cividale venne poi ricostruita e, nei primi decenni dell’VIII secolo, divenne anche sede del Patriarca di Aquileia, trasformandosi in un centro politico, religioso e culturale di grande importanza. L’epopea longobarda si concluse nel 776, quando Carlo Magno, su invito di papa Adriano I, sconfisse l’ultimo re longobardo, Rotguardo. I Franchi presero il controllo del territorio, che divenne una Marca, cioè una contea di confine, mantenendo però come centro politico sempre Forum Iulii. La città cambiò nome: prima semplicemente Civitas, poi Civitas Austriae (cioè “città meridionale”). Da qui, nel tempo, nacque il nome che oggi conosciamo: Cividale. Foto dal web.

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