(Articolo di Renzo O.)
La pericolosità dell’orso e del lupo, assenti da secoli, e reintrodotti nelle alpi negli ultimi decenni, è molto alta in particolare nelle alpi orientali che conosco bene. Secondo me l’orso marsicano e i lupi dell’appennino, che convivono da sempre con l’uomo ne hanno paura, hanno nel loro DNA le esperienze negative avute dall’umano che li ha da sempre cacciati e uccisi per difendere i propri animali domestici; cercano di evitarne l’incontro e si ritraggono. Lo stesso succede in Slovenia, so di certo che quando un orso attacca una pecora, o altri animali domestici, viene sottoposto ad un processo dal tribunale dal quale viene perdonato la prima volta, mentre, dopo un secondo attacco ne viene decretata la condanna a morte e puntualmente eseguita. Là il numero degli orsi viene mantenuto costante, e se si amplia viene ripristinato dai cacciatori. Nei nostri monti, invece, questi predatori non conoscono ancora il pericolo che l’uomo rappresenta per loro. Gli orsi che si sentono minacciati, specie le femmine con prole, attaccano e a volte uccidono, non per predazione ma per difesa. I borghi delle nostre montagne, una volta pieni di vita, ora sono spopolati e ridotti a poche presenze (per lo più anziani); i territori, tutti ben curati allora, ora sono abbandonati al bosco che li invade; così questi predatori, protetti dalla vegetazione e attratti da golosi odori e magari dal miele, girano per le stradine deserte, e incutono paura nei pochi residenti rimasti. I lupi, anche per il numero esiguo dei cacciatori rimasti, oltretutto anche loro anziani, hanno avuto buon gioco nel forte numero di prede presenti e a loro congegnali: cervi, caprioli, camosci ecc., il loro numero cresce sempre più. Gli allevatori, i pastori e gli animali domestici sono sempre più in pericolo. Non ci sono cani da pastore addestrati a contrastarli, neppure i cani e i gatti domestici sono al sicuro, (qualche cane è stato sbranato e molti gatti mancano all’appello). Alcuni di questi lupi si stanno incrociando con cagne randagie, il prodotto sono lupi con sangue di cane, cane che non ha paura dell’uomo, quindi, questi incroci perdono la paura atavica che i lupi hanno verso di noi e sono in grado di attaccarci, specie se si tratta di bambini. Secondo me, le politiche, specie europee adottate negli ultimi lustri verso la montagna ma anche la pianura, hanno generato danni enormi: le acque meteoriche non regolate e incanalate con criterio, i fiumi che rodono gli argini, i muri a secco che trattenevano le frane, l’abbandono quasi totale del territorio, il cambiamento del clima ed altro sono divenuti l’anteprima di disastri ambientali sempre più onerosi per danni e vittime. La società deve scegliere tra l’orso, il lupo oppure l’uomo, specie nella nostra bella Italia sempre più povera di territorio, di bambini e sempre più ricca di pericoli di ogni genere… Ad maiora!