14.05.2023, Com’è nato il nostro paese

   L’arrivo della nuova popolazione, verso l’XI secolo, trovò un’area inselvatichita. La montagna era ricoperta da un fitto bosco impenetrabile, mentre il fondovalle era formato da un esteso sottobosco, con cespugli e prati limitati, senza alcun valore da punto di vista produttivo. C’era un sentiero che costeggiava il Natisone, percorso solo da animali da tiro. Il nostro bel paese è nato nel buio dell’XI secolo, nel corso di una rivoluzione abitativa generata dall’arrivo dei nostri antenati, etnicamente molto omogenea. Si è trattato di una lenta spinta demografica e di una padronanza sempre più sicura delle tecniche agrarie tese al dissodamento del terreno. la nascita del paese ha avuto ripercussioni fondamentali: legati fino allora dai soli vincoli di sangue, le persone hanno imparato con non poche difficoltà a vivere insieme e a comportarsi da vicini. La comunità paesana ha potuto finalmente costituirsi con una nuova rete di obblighi e regole, sostenuta da un nuovo ideale favorevole al lavoro collettivo: la pace, grande caratteristica dell’indole della nostra popolazione. Una volta costituito il nostro paese, piccolo agglomerato di case e ottenuta la stabilità della popolazione, è stato possibile spingere anche più in là lo sfruttamento dei terreni, dapprima sul fondovalle poi verso i prati delle Makota e Jelenčia. Dal XV secolo i grandi dissodamenti hanno creato l’attuale paesaggio.

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