16.02.2020, Cosa mangiavano i nostri soldati durante la II Guerra mondiale(1/2).

   Ponteacco e le Valli hanno dato il loro enorme contributo alla II Guerra mondiale, in termini di vite, di inabilità permanenti, di famiglie distrutte da lutti e privazioni. Abbiamo effettuato una piccola ricerca per sapere come, cosa e quanto mangiassero i nostri militari al fronte. Le cose non andavano bene, perché l’apporto calorico medio era meno della metà di quello degli Alleati. Se gli statunitensi potevano contare sugli sforzi di un’industria alimentare già collaudata, che prevedeva la confezione di “razioni A” (6.000 calorie), “razioni B” (4.500 calorie) e “razioni K” (3.000 calorie), distribuite a seconda della difficoltà/impegno della mansione, se gli inglesi erano riforniti con razioni da 5.000 calorie, i nostri soldati facevano la fame: 1.500 calorie al giorno. Un soldato delle Valli, del nostro paese, se era fortunato, beveva una tazza di caffè al giorno con due gallette (chiamiamole con un eufemismo: “fette biscottate”), una gavetta di pasta o riso in brodo con 375 grammi di lesso, pesato con l’osso (quindi con ben poca carne), una minestra di verdure o legumi. In prima linea il rancio non sempre arrivava ed Ermanno Cornelio (fronte russo) ricordava di aver patito la fame, oltre a ritornare a casa con i piedi congelati a causa della mancanza di calzature adeguate …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *