18.05.2023, Denatalità (1/2)

   Le Valli del Natisone probabilmente battono ogni record di denatalità in regione. A Pulfero la scuola materna è stata chiusa perché con soli cinque bambini non c’è futuro. Non c’è giornale o “talk-show” televisivo senza sentire o leggere di denatalità, compreso lo “spettro” di un’ipotetica sostituzione etnica. Da noi il fondovalle regge, ma la montagna sta vivendo da tempo momenti drammatici e da qui il corollario di questioni angoscianti che riguardano un po’ tutti perché il problema della denatalità investe sia la Regione che lo Stato, per di più con numeri impietosi: rischiamo davvero l’estinzione? Chi pagherà le nostre pensioni con il diffuso precariato giovanile e il lavoro al nero? I migranti ci potranno “salvare”? Siamo messi peggio dei nostri vicini europei, dove esistono mirate politiche della famiglia, dove i governi pensano ai giovani e non solo ai pensionati, dove il lavoro al nero e l’evasione fiscale costituiscono percentuali irrisorie. Le grandi famiglie delle Valli, dal punto di vista numerico, finiscono negli anni Quaranta. Dai Cinquanta in poi, le nascite cambiano segno, fino all’arrivo della contraccezione che dà il colpo di grazia …

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