19.12.2021, Breve storia del Merlot (1/2)

   Tutt’oggi è un vino molto apprezzato e un tempo gli ultimi vigneti di quest’uva pregiata finivano grossomodo proprio a Tiglio, o forse a Lasiz. Questo per ragioni di clima e di morfologia della Valle. Per generazioni è stato il re della cantina e, considerata l’abitudine di avere sempre visite in casa, era la bevanda alcolica naturale da offrire all’ospite. Le botti piene di Merlot erano un biglietto da visita del proprietario della casa e sotto la spina era sempre presente una “bucia” (brocca) per non perdere una goccia del prezioso liquido. Soprattutto in questa stagione, per gli uomini era un’abitudine “assentarsi” per qualche minuto, in qualsiasi ora del giorno, recarsi in cantina lontano da occhi indiscreti e bere un “gluk”, un sorso di vino. La storia del Merlot, per lo meno ciò che è disponibile negli archivi, non è molto lunga. La prima attestazione risale al 1783, in alcune cantine della Francia occidentale, dove questo vino è denominato con il nome “Merlou” e non è escluso che prima fosse stato conosciuto o denominato con altri nomi.

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