20.07.2021, Tatuaggi indelebili

   I giovani si dividono in due grandi gruppi: i tatuati (maggioranza) e gli a-tatuati (nimoranza), coloro che non vogliono sentire di violare il proprio corpo con qualcosa di indelebile. Ci siamo occupati alcuni giorni fa accennando alla tossicità di alcuni pigmenti colorati, con base chimica al limite del lecito. L’altro ieri tra i tavolini esterni della pasticceria Dorbolò di San Pietro al Natisone, c’era un giovane con le braccia completamente disegnate. Tutto il gruppo, seduto al tavolino, appariva tatuato in varie intensità. Il giovane indossava la maglietta. Forse le decorazioni si estendevano anche al torace. Indubbiamente si trattava di disegni variopinti, riportanti draghi con tentacoli ed altre simbologie, al punto che una coppia paesani, seduti al tavolino più in là, privi di ogni segno, sembravano appartenenti ad un’altra era preistorica… da ottantenni -soprattutto lei-  rispetto ai “Millennial” (nati dal 1995 in poi), ragazzi disposti a tutto, anche a sacrifici economici -spesso paga papy- pur di tatuarsi. Si dipinge il corpo per ricordare un momento, una persona, un momento felice, anche un dolore con motivazioni, mondi e ispirazioni complesse, identitarie ed emotive. E quando la giovane età passerà? Si accetteranno i disegni oramai sbiaditi nel tempo, incartapecoriti dall’avanzare dell’età su braccia, cosce e colli? Facile è sostenere che i disegni sono cancellabili!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *