20.11.2021, Gli amuleti (1/2)

Sono oggetti “rispettati”, di piccole dimensioni ritenuti capaci di preservare, prevenire, respingere e combattere gli influssi negativi, i malanni e le disgrazie. Molte persone sensibili tutt’oggi ne collezionano o, quando si fanno le grandi pulizie di casa, li conservano con l’ormai solito pensiero del “non si sa mai”. Sono strumenti in grado di creare resistenza alle inside del male, della sventura, quindi un rimedio pratico che oppone positività a negatività, una specie di trappola nascosta che intende contrastare le avversità. Anche in paese si ricordano molte persone dotate di oggetti che aiutano la buona sorte. La credenza popolare attribuisce ancor oggi una specie di energia soprannaturale, capace di proibire il negativo. Primeggiano gli amuleti di carattere sacro nella convinzione che essi, intrisi di potere divino, siano in grado di contrastare efficacemente le ostilità della cattiva sorte. Ancor oggi, sempre durante la pulizia di cassetti e armadi, si fa fatica a gettare un santino, una riproduzione di immagine sacra, che a pieno titolo rientrano nell’elenco degli amuleti, che oltre a religiosi, riguardano un’infinita oggettistica priva di impronta sacra, ma di forte carica magica ed esoterica. Potenti amuleti materiali erano considerati i metalli, soprattutto oggetti di ferro, ritenuto molto importante per il magnetismo. Anche il legno aveva le sue virtù salvifiche: le verghe di nocciolo e di betulla erano utilizzate per battere gli indumenti che potevano essere intrisi di stregonerie, ma anche per difendere il bestiame. Con legni particolari si costruivano le croci delle Rogazioni primaverili, con tutta la simbologia legata a quella cerimonia. Anche il bosso era considerato un amuleto. È un legno molto duro con il quale si preparavano i rosari.

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