11.01.2020, La sconfitta di ieri a Telefriuli.

La sconfitta di ieri a Telefriuli.

Detto in lingua friulana: “vonde!”, basta, è la quarta sconfitta che ci becchiamo. Per il quarto anno la nostra Pro Loco non è riuscita ad ottenere un punteggio accettabile. I nostri “avversari” di ieri erano più numerosi ed essendo Tolmezzo una città importante, ha potuto contare su un gruppo di suggeritori specializzati per ogni disciplina. Parliamo dello spettacolo televisivo “Lo sapevo!” trasmesso ieri seda da Telefriuli dove hanno gareggiato le due Pro Loco: Ponteacco e Tolmezzo. Domande non semplici, prontezza di riflessi degli uni a discapito degli altri, un pizzico di fortuna che è mancata: queste sono le motivazioni che ci inducono a rinunciare a questo simpatico gioco. La brava conduttrice ha sempre manifestato simpatia per il nostro paese e di questo la ringraziamo. È affascinata dal sentiero e dal Mulino che ha visitato più volte assieme al figlio. Ringraziamo le persone che ci hanno seguito da casa, i partecipanti alla trasmissione ed in particolare Bianca e Angelo che hanno sempre telefonato in diretta contribuendo ad aumentare il nostro punteggio. Se non altro si è trattato di una piccola vetrina sulle nostre attività. Poco prima della trasmissione, gli amici tolmezzini hanno ammesso di non aver mai sentito parlare prima di Ponteacco!

10.01.2020, L’archivio di Ponteacco.

Le fonti per la storia della nostra comunità sono rappresentate da una compagine di documenti ricca e variegata, conservata, tuttavia, in modo frammentario in tre diversi archivi: quello della Veneranda Chiesa di Ponteacco, dell’archivio comunale e del’archivio parrocchiale. Se l’archivio comunale si pone come fonte primaria per la storiografia più recente, la fonte più ricca di dati, utili anche per la ricerca e ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia, è l’archivio parrocchiale, utile non solo per gli aspetti religiosi legati alla somministrazione dei Sacramenti, ma anche quelli della vita sociale e politica dell’amministrazione territoriale. L’archivio parrocchiale è custodito nella Casa canonica di San Pietro al Natisone e necessiterebbe di una radicale riorganizzazione. L’archivio, infatti, contiene materiale proveniente anche dalle ex-parrocchie della Valle (Antro, Azzida, Vernasso …) e la quantità dei volumi è davvero notevole. Il parroco ha intenzione di metterci mano, di riorganizzare tutto l’archivio, di digitalizzarne alcune parti. Si tratta di un lavoro lunghissimo che potrà essere effettuato solo con il contributo di un team di esperti …

09.01.2020, La fumeria dietro la chiesa (2/2).

Con i fulminanti si accendeva una candela per facilitare l’accensione di queste sigarette primitive , per non utilizzare troppi fiammiferi svedesi.  E giù, a fumare per una-due ore, anche se la lingua bruciava dall’acidità del fumo. I “superstiti” raccontano che quel fumo, non inspirato, era gradevole, dolciastro, lasciava profumate le dita che potevano diventare giallognole come quelle del nonno. Una volta tornati a casa era d’obbligo mangiare delle susine secche che avevano la proprietà di eliminare tutte le tracce olfattive del fumo. Con l’andare del tempo la congrega fu scoperta ed ogni ulteriore tentativo di accensione di una “spanjoleta” andò proprio in fumo. Ed era anche pericoloso poi mangiare le cìaspe secche (susine secche) perché il profumo del frutto in bocca originava l’immediata domanda inquisitoria della mamma: “As fàjfu?” – “Hai fumato?”.

08.01.2020, La fumeria dietra la chiesa (1/2).

I ragazzi di un tempo, oggi ultra-settantenni, erano conosciuti per la loro scaltrezza, per l’ampio ventaglio di soluzioni adatte ad ogni situazione pur di farla franca, pur di aggirare l’attenzione dei genitori. A 12-13 anni concedersi il “piacere” di una sigaretta fumata lontano dagli occhi indiscreti degli adulti, rappresentava una piccola conquista. Tutti avevano il compito di mantenere il segreto, pena l’espulsione dal gruppo. In pochi istanti, senza alcun WhatsApp, il gruppo si componeva, si compattava e si avviava verso la chiesa per l’”innocente passeggiata”. Il gruppetto si divideva in unità e ognuno affrontava le prime fonde del bosco a caccia della materia prima: la liana. Doveva essere costituita da un pezzo asciutto, secco. La natura di questa pianta infestante è data dalla parte interna cava, quando il midollo legnoso si asciuga o secca. Ed ecco pronto il prototipo dell’odierna sigaretta: bastoncini di uguale dimensione e lunghezza, molto simili a ciò che fumavano gli adulti. E all’esterno della chiesa, lato altare/sacrestia, iniziavano le grandi fumate…

07.01.2020, Il Pane di santa Dorotea.

   Una piacevole sorpresa ieri mattina ha svegliato i residenti di Ponteacco, Tiglio e Mezzana: la pagnotta di Santa Dorotea, sfornata da pochi minuti, consegnata in tutte le case dei tre paesi, così come avveniva dal Settecento, tradizione riscoperta dalla Pro Loco che ha istituito una piccola catena di montaggio. D’accordo con il panificio, alle 08:00 precise sono stati ritirati i cinque cestoni contenenti il pane. Giunte al Centro, sono state impacchettate così come si può vedere nella foto della gallery. Precedenza per la distanza è stata data a Mezzana, poi tiglio ed infine Ponteacco. In una giornata di festa ritrovarsi il pane ancora tiepido sull’uscio di casa è indubbiamente una cosa piacevole e che è stata accolta con favore dai paesani. C’è chi ha insistito per un’offerta, chi voleva donare una candela benedetta in segno di riconoscimento. La soddisfazione per la Pro Loco è stata notevole. Due carriole cariche di panetti hanno raggiunto tutte le case e non c’è stata abitazione che non abbia ritirato con un sorriso la confezione accompagnata con un rotolino dov’erano spiegate le motivazioni dell’iniziativa. Catalogate le feste di Natale, da oggi si torna alla realtà quotidiana di questa settimana già “mini”, che auguriamo proficua a chi ci legge.

06.01.2020, Ieri al Centro.

Un coro di bambini ha scandito a lungo: “Be-fa-na/Be-fa-na”, accogliendo così l’arrivo della simpatica vecchietta che, come vediamo nelle foto-gallery, ha portato un piccolo dono a tutti i bambini presenti, assai numerosi anche quest’anno. L’iniziativa è riuscita e conclude queste belle vacanze di Natale che ci vedranno domani alle prese con il feriale.  Ieri sera il Centro era affollato di bambini, genitori, soci, sindaco, amici giunti per l’occasione. Una bella soddisfazione per la Pro Loco. Oggi distribuiremo il pane di Santa Dorotea per le case di Ponteacco, Tiglio e Mezzana. Si tratta di un gesto simbolico, colmo di significato. Quattro saranno le persone addette alla distribuzione, che suoneranno al campanello per donare il pane ancora caldo. La Pro Loco ci tiene a quest’iniziativa giunta alla sua seconda edizione: il pane è conciliazione, legame, unisce tutti nel suo buon sapore. È d’auspicio per un anno speciale. E domani mattina, purtroppo, si spegneranno le stelle, le luminarie, di disferanno gli addobbi con un arrivederci al prossimo 08 dicembre. Sarà un martedì. La Pro Loco ringrazia tutte le persone che hanno contribuito alla riuscita degli eventi programmati.

04.01.2020, La Vigilia dell’Epifania.

   Le donne dei nostri paesi, senza distinzione alcuna, preparavano gli strucchi lessi con il “gubančanje”  (il ripieno) che avevano conservato per quest’occasione, rimasto dopo le cotture natalizie. La sera del 05, guidati dalla “fàgla-fiaccola”, gli uomini e i ragazzi del paese si recavano in chiesa a suonare le campane a distesa, un buon auspicio per la campagna ancora addormentata nel sonno invernale. Terminata la messa durante la quale si benediva l’acqua, si preparava il vin-brulé che si beveva anche mangiando il pane di santa Dorotea, per ricordare l’offerta che la chiesa riceveva per aver dato in affitto due terreni di sua proprietà. L’acqua benedetta si conservava a casa e si beveva a piccoli sorsi in caso di malattia. I numerosi contadini portavano un po’ di acqua benedetta anche nei campi e la versavano sul suolo per benedirlo. Prima di andare a letto i bambini esponevano sull’uscio la scarpa più grande affinché la Befana la riempisse di dolci e la mattina dopo tutti felici, analizzavano “il raccolto” fatto di mandarini, arachidi, noccioline, torroni, carrube. Tutti felici, non come i loro coetanei odierni che manco hanno voglia di esporre gli stivali e non dimostrano emozione neppure davanti a smartphone, videogiochi e giochi elettronici!

03.01.2020, Gli acquisti d’oggi.

   Una signora del paese è rimasta stupita quando si è recata l’altro giorno  in un noto negozio di scarpe di Udine. Chiedendo di provare al piede un determinato e preciso modello, si è sentita rispondere dal commesso, o probabile titolare, le seguenti parole: «Certo signora, si accomodi! La prova costa 5 Euro». Sconcertata, ha acconsentito, il modello le andava bene, lo ha acquistato e al momento del pagamento ha notato che i 5 Euro non erano stati conteggiati. «Sa, qui viene tanta gente, clienti conosciuti che poi indossano proprio ciò che hanno provato qui, ma non acquistato, preferendo altri canali quali Internet, dove si ordina l’esatto prodotto provato qui, scontato del 30 o 40% poiché mancano alcuni passaggi commerciali». La piccola e media distribuzione soffre per queste distorsioni di mercato che vanificano l’istituzione “negozio”, relegandola a semplice galleria. Oggi molti acquisti si fanno da casa, sfogliando le vetrine virtuali, scegliendo la merce e vedersela recapitare a casa. Più comodo di così? Gli esperti sostengono che il futuro di molti negozi è purtroppo segnato: burocrazia, tasse, approvvigionamenti alternativi rendono difficile la sopravvivenza di queste imprese  e del loro indotto.  

02.01.2020, Natale e Capodanno sono passati.

   Le ricorrenze più attese dell’anno, quelle in cui la popolazione ripone le maggiori attenzioni, sono passate bene, in tranquillità. La messa di Natale in paese è ormai un ricordo inchiodato ad una ventina d’anni fa, ma in compenso si sono formati nuovi equilibri e numerose occasioni per festeggiare assieme. La serata dell’altro ieri, il Veglionissimo di Ponteacco, o lo scambio di auguri il giorno di Natale costituiscono ormai due capisaldi irrinunciabili, mentre l’arrivo della Befana, previsto anche quest’anno, domenica alle 18:00, rappresenta il primo appuntamento dell’anno che ci vede riuniti in sala, protagonisti i bambini e l’oramai famosa vecchietta che viene dal fiume o da Sorzento. Il 06 gennaio sarà distribuito in tutte le case di Ponteacco, Tiglio e Mezzana il pane di santa Dorotea, un piccolo gesto, carico di significato e distintivo d’appartenenza. La salute dei ponteacchesi è discreta: numerose persone hanno fatto i conti sindromi influenzali, ma per fortuna, i “grandi anziani” hanno retto l’impatto senza problemi. Riprendiamo con i nostri appuntamenti, i nostri aggiornamenti e ancora auguri di buon anno!

01.01.2020, Auguri!

Un nuovo anno assieme per raccontarci le storie del nostro territorio. Un anno di felicità e serenità, con un piccolo occhio di riguardo per il nostro paese. Come recita la massima di oggi: “Capodanno è il compleanno di tutti”. La Redazione e il Consiglio direttivo porge auguri affettuosi.