31.12.2020, Addio 2020

   Da quanto non aspettavamo così ardentemente il conto alla rovescia per il nuovo anno? In questo 2020 abbiamo visto cose che credevamo impossibili: strade di megalopoli completamente vuote; aerei a terra; miliardi di persone confinate a casa propria, quasi due milioni di morti per una malattia sconosciuta. Abbiamo assistito ad esplosioni che hanno sventrato intere città, a guerre, all’esodo di popoli, al trasferimento di profughi a isole remote, a campi di rieducazione, alla repressione di movimenti democratici e alla morte dei nostri idoli d’infanzia e non per ultimo il terremoto distruttivo a quattro passi da casa, con l’incubo di una centrale nucleare posizionata a pochi km dalla faglia. La nostra piccola comunità ha perso Paolo Minto, Sara Iussa, la Baresa, Liso Iussa. Il 2020 è stato quello che è stato. Ma là fuori ci sono degli anziani di quasi cent’anni che sono sopravvissuti ad una pandemia e che ora saranno vaccinati per poter guardare al futuro con ottimismo. Sono loro che ci indicano la luce in fondo al tunnel. Non ci resta che guardare al 2021 con tutta la speranza di cui disponiamo ed attrezzarci affinché questa speranza si traduca in un mondo migliore. Auguri sinceri di buon anno dalla Pro Loco e dalla Redazione del sito.

30.12.2020, Giochi da tavolo, una carta vincente (2/2)

   Il mercato dei giochi di società ha un valore stimato in FVG di un milione di euro e sono moltissime le novità che escono ogni anno, a dimostrazione della popolarità degli appassionati del gioco da tavolo che stimola una serie di comportamenti che ritroviamo nella vita di tutti i giorni: dalla cooperazione alla sfida, dalla voglia di vincere al desiderio di aiutare chi è in svantaggio per non porlo fuori-gioco. Certo, c’è anche l’inganno finto o voluto, le arrabbiature anche violente. Insomma, si gioca entrando nel cosiddetto “conflitto controllato”, mediato da regola precise a cui non ci si può sottrarre. Si dice che chi vuol conoscere davvero una persona, dovrebbe osservare i suoi comportamenti in un gioco di società. Le vendite di giochi in scatola quest’anno sono andate bene, come ci conferma il signor Remo del Buonacquisto, a dimostrazione che in molti hanno pensato che acquistare o regalare un gioco da tavolo fosse la giusta risposta a un intrattenimento invernale casalingo.

29.12.2020, Giochi da tavolo, una carta vincente (1/2)

   I possessori di un vecchio “Monopoly-Monopoli”, del Gioco dell’Oca o della Tombola hanno avuto l’occasione di rispolverarli dallo scaffale della soffitta o della cantina. I giochi in scatola, mai come ora sono tornati alla ribalta. Il mercato di questi preziosi passatempo è in salita da vari anni, ma i lockdown dello scorso marzo e quest’ultimo, non ancora concluso, hanno fatto impennare la domanda legata a questo tipo di intrattenimento, fatto di tabelloni, pedine (“Voglio io il fungo!”) e di carte da distribuire. In molte case del paese si è trattato di una vera riscoperta, un’evasione declinata in ambito familiare. Le persone probabilmente hanno sentito la necessità di distrarsi da un Natale anomalo attraverso il gioco da tavolo. Il motivo del successo è chiaro: oltre ad essere un passatempo intelligente per chi vive in famiglia, oggi la tecnologia aiuta a fruire dei giochi da tavolo, carte comprese, anche a distanza. Si fanno sfide grazie a Skype, Zoom o WhatsApp spostando le pedine con l’avversario in videochiamata. Da Ponteacco al Piemonte o all’Emilia come niente fosse…

28.12.2020, Abbiamo lasciato il Natale

   Il Natale è passato. Riprendendo la vignetta di Giannelli sul Corriere della Sera dell’altro giorno, si è trattato di un “Natale asintomatico”, piatto, senza sintomi. Mai abbiamo trascorso un gruppo di giorni di vacanza in questo modo. Si è trattato di un’esperienza assurda, che ha stravolto le nostre abitudini. Dobbiamo molto alla tecnologia che ci ha permesso di scambiarci gli auguri, le foto, i video. Si è trattato, sostanzialmente, di giorni sereni e molto tranquilli in cui ha abbondato il cibo sulla tavola. Ora gi ultimi quattro giorni feriali di quest’anno con la settimana che inizia oggi. Arriveremo a giovedì sera per salutare senza tanti rimpianti quest’anno un po’ scomodo, dov’è successo un po’ di tutto. In questi giorni ci si potrà muovere, nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Ma almeno un buon caffè per asporto al bar ce lo potremo permettere.

24.12.2020, Auguri di buon Natale

  Stasera poco prima delle 21:00 le campane di Ponteacco suoneranno a distesa per annunciare il Natale, uno tra i più difficili della storia recente. Ci uniamo al messaggio del nostro Sindaco per sottolineare l’importanza della solidarietà, unico appiglio che oggi ci dà speranza, in questi giorni dove tutte le abitudini e le tradizioni sono stravolte dall’emergenza sanitaria. Auguriamo buon Natale a chi ci legge, alle persone che risiedono fuori e che si sentono legate al nostro paese, alle persone colpite dal virus, a chi è guarito e alle persone che hanno perso un familiare, un amico. Cerchiamo di goderci comunque il Natale, anche se il nostro paese appare come un guscio vuoto dove, sì, ci sono le stelle e gli addobbi, ma dove manca il contatto, il desiderio di scambiarci gli auguri di persona come nei tempi passati. Cerchiamo di non sprofondare nella tristezza, semmai di riporre nei tempi futuri tutto quell’entusiasmo e quell’energia di paese che ci hanno resi uniti e un po’ speciali. Le stelle sono ammirate da tutti e simboleggiano la rinascita. Il Consiglio direttivo della Pro Loco e la Redazione del sito augurano buone feste!

23.12.2020, La solitudine ha anche i suoi lati positivi (2/2)

   La solitudine pare faccia bene al cervello, organo plastico, influenzato da emozioni e stati mentali che costituiscono un forte impatto sul nostro modo di essere. Le persone più solitarie -dicono gli esperti- presentano infatti un’aumentata attività cerebrale, insomma menti maggiormente attivate, allenate e sensibili a quelle degli altri per far fronte ai pericoli. Il distanziamento tra persone ci consente di mettere ordine e di far chiarezza in noi stessi. Silenzio e solitudine ci illuminano e facilitano i processi decisionali. Naturalmente percepirsi soli perché emarginati o depressi non ha nulla a che vedere con una solitudine “felice” e cercata, ovverosia quel momento anche prolungato di pausa, di mancanza di contatti che crea i presupposrti per una successiva rinascita e desiderio d’incontro. Thomas Mann diceva: “La solitudine dà origine alla luce che c’è in tutti noi” -spunto per le nostre notizie di ieri ed oggi-, quindi è intesa non come un fatto oggettivo, ma come una percezione individuale, dettata da caratteristiche personali, dal momento che stiamo vivendo e dalla nostra storia personale. L’uomo è un animale sociale per cui le relazioni affettive sono importanti come l’aria che respira, ma se ci sono momenti di distanziamento, deve avere l’autocontrollo e la forza di rinunciarvi. Siete d’accordo con questa visione?

22.12.2020, La solitudine ha anche i suoi lati positivi

  Mai come in questi tempi stiamo sperimentando la solitudine, dettata dal distanziamento tra le persone, che in poche parole significa £distanziamento sociale”. Un abbraccio tra amici, una cena condivisa, una gita di gruppo sono solo ricordi che generano nostalgia. Tra paesani ci diciamo: «Come manca il Centro … quest’anno niente auguri dopo la Messa di Natale … che bello era quando ci trovavamo … ». La buona notizia è che si può imparare ad apprezzare la solitudine e che in essa ci sono vari aspetti positivi da cogliere, a patto però di non rinchiudersi a riccio. La solitudine costituisce un’occasione molto importante della nostra vita per imparare a conoscerci, stare meglio con noi stessi e, di conseguenza, con gli altri, meditare, riflettere, insomma quasi una specie di percorso obbligato per acquisire consapevolezza di sé ed essere in grado, successivamente, di entrare in rapporto positivo e costruttivo con gli altri. Il raccoglimento interiore, la riflessione, la meditazione -che si svolgono ovviamente in solitudine- sarebbero addirittura in grado di modificare la nostra personalità, facendo emergere qualità come l’altruismo …

21.12.2020, Ieri in paese

   Domenica molto tranquilla ieri in paese. Se si parla di corsa gli acquisti, questi certamente sono stati veloci, essenziali e probabilmente ridotti al minimo. Non c’è lo spirito emotivo che ci conduce al Natale degli scorsi anni. Quest’anno appare tutto più contenuto, limitato. Affollate sabato le vie del centro di Udine e tutti i centri commerciali della cintura. In paese abbiamo avuto un via-vai molto contenuto: poche le auto in circolazione, quasi nessuno in strada nonostante la temperatura non rigida. Settimana di ferie per molti. Attendiamo queste feste per stare assieme almeno in famiglia. La redazione si congederà dal 24 al 28 per la pausa natalizia. Auguriamo giorni sereni e, soprattutto, in salute.

20.12.2020, Una persona molto simpatica

  Molti in paese si ricordano ancora della signora Lina, mamma di Lucia, Luciano, Ivo e Aredio Romano. Nella storia del paese, poche sono le persone che hanno raggiunto un livello così alto di gradimento e simpatia, da tramandarlo nel tempo. Tra queste c’è di diritto l’indimenticata Maria Marìalzuka o Tònsova. Persone che hanno provato i sacrifici della vita e hanno avuto la capacità, non da tutti, di vedere il lato positivo della situazione, aggiungendo una bella risata, una battuta. Lina Rossi proveniva “dal Friuli” (come si diceva una volta) e si era inizialmente stabilita a Ponteacco assieme al fratello Angelo, per molti anni sacrestano del paese, e a un altro fratello che si era trasferito a Biacis. Il carattere gioviale di Lina andava a pari passo con la sua bontà. Aveva sempre un pensiero positivo per tutti. Dotata di una voce splendida, della conoscenza di un vasto repertorio canoro, era ricercata e molto apprezzata sia per le feste, che per le cerimonie. Quando si trattava si spannocchiare o di vendemmiare, il contributo di Lina trasformava il lavoro in una grande festa. Ha abitato per molti anni nel caseggiato dei Birtig, poi nella “dependance” della famiglia Santo, di fronte all’ex-osteria, per poi trasferirsi a San Pietro al Natisone, senza mai dimenticare il nostro paese.

19.12.2020, In mattinata il funerale di Liso

   Molti sono i messaggi di cordoglio giunti ai parenti di Eliseo Iussa, scomparso l’altro ieri. Una famiglia molto ampia con ramificazioni in Belgio, in Francia, a Gorizia, a Roma, con figli, cognati, nipoti e pronipoti molto conosciuti. Oggi il Messaggero Veneto dedica a Liso un lungo articolo che in sostanza conferma ciò che abbiamo scritto ieri, con qualche particolare in più indicato dal figlio Giacinto. Alle 10:30 si celebrerà il funerale dove per per prima volta si terrà un breve concertino commemorativo di fisarmoniche, l’ultimo omaggio all’illustre conoscitore della diatonica. Eliseo riposerà nella tomba di famiglia, la prima a destra nel cimitero nuovo, accanto all’amata figlia Vera. Le regole stabilite dai provvedimenti sanitari per contrastare la diffusione del virus stabiliranno il prescritto affollamento della chiesa e, nel corteo, i figli Giacinto e Narciso chiedono il rispetto delle disposizioni sul distanziamentio tra le persone.