21.12.2021, Breve storia del Merlot (2/2)

   Una quarantina d’anni dopo, una seconda attestazione risulta avvenuta sempre in Francia, nei pressi di Bordeaux, chiamato “Merlot” perché gli acini dell’uva, a bacca nera, erano molto graditi ai merli. La dicitura del testo in lingua francese riporta le seguenti parole: “On a donné le nom de Merlot a cette variété de vigne, parce que le merle aime beaucoup ce raisin”. In FVG il vitigno è arrivato nella seconda metà dell’Ottocento, così come in Veneto, Trentino e Südtirol. In queste zone il Merlot ha trovato condizioni ambientali ideali; si diffuse in molte altre regioni, con risultati a volte sorprendenti per la produzione del vino anche senza l’apporto di altre uve. Com’è arrivato da noi? Probabilmente da aree attigue della nostra regione, per poi trovare facile dimora nei terreni argillosi ed esposti al sole. Oggi l’uva è coltivata in molti Paesi: in Francia ricopre una superficie di 115.000, in Italia del Nord di 28.000, Bulgaria 15.000, Romania 10.000 e anche in Austria, nella valle del Reno, nella regione dei Pirenei spagnoli.

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