(Articolo di Renzo O. / 2di 2)
Dopo Pulfero, le montagne lo spostano quasi del tutto sulla sponda destra, e spira da quella parte fino a Vernasso, quindi si divide, parte va su Cividale e parte viene costretto dai monti “Madlesena” e “Karkoš” a risalire la valle sulla sinistra formando una specie di vortice; infatti a casa mia, a Ponteacco, soffia verso il nord. Non ci trascura comunque lo scirocco, vento umido che ci porta lunghi periodi piovosi, seguiti poi da lunghi periodi siccitosi con afa e alte temperature, negli anni passati queste condizioni si alternavano più spesso dando meno fastidio e problemi. Nella nostra valle con il cambiamento climatico queste cose si verificano, sempre più spesso a causa di masse d’aria molto calde, che mescolandosi a strati freddi da nord producono tifoni, mulinelli e molte volte vere trombe d’aria distruttive, che colpiscono a zone in modo quasi chirurgico. Ultimamente ne abbiamo assaggiati gli effetti anche a Ponteacco, non che negli anni passati questi fenomeni non si siano mai verificati anzi, solo che avvenivano molto di rado, a distanza di anni tra loro. Scoperchiavano tetti e pollai. ricordo che quando ero molto giovane, una tromba d’aria dietro al mio paese, aveva sradicato diversi castagni centenari che in tre persone non riuscivano ad abbracciarne il tronco completamente. In inverno i venti erano diversi, la tramontana ci portava molta neve, che ora quasi non si vede più, questo vento preannunciava la neve 1-2 giorni prima: si sentiva ululare (gule tan na Mácotah) sul monte Macota, essa abbassava pure la temperatura tanto che il fiume ghiacciava e a volte si poteva attraversarlo a piedi. La bora allora, quasi non c’era, non riusciva ad infilarsi nelle nostre valli tenuta a sud dai venti che scendevano dal Matajur: attraversava Prepotto, Purgessimo e Sanguarzo quindi si disperdeva verso Cividale. Decenni addietro, tra le due stagioni antagoniste si infilavano e si facevano sentire distintamente la primavera e l’autunno così che la natura e l’uomo avevano tempo di adattarsi agli sbalzi. Ora queste stagioni cuscinetto quasi non esistono più. Un vero peccato! Comunque a conti fatti nel nostro comune e nelle nostre 3 frazioni, non stiamo poi così male…
Grazie Renzo per queste informazioni così precise! Quando da piccola ascoltavo il colonnello Bernacca e annunciava : “Sulle Venezie molto nuvoloso e venti da Est Nord Est ” e mio papà diceva: “Hule ta na Màcotah”, la neve era assicurata!
Ancora oggi, nelle fredde sere invernali, apro la finestra sperando di sentire quel fischio, un suono che mi fa ricordare quei tempi e che, purtroppo, come la neve, si fa sempre più raro.
Grazie a te Claudia per l’encomiabile lavoro che fai per questa rubrica e per tutta la proloco…Queste condizioni metereologiche, sono come il respiro della terra che ha un respiro lungo, non a memoria di una generazione ma tutto il sistema terra va e torna, speriamo che ora pian piano ritorni, solo che la nostra noi ne potremmo godere solo in minima parte…
Per chiarezza … Il ringraziamento a Renzo è stato fatto dalla nostra Presidente Claudia Bait. Mentre questa rubrica, come tutta la gestione del sito della Pro Loco Ponteacco, viene curata dalle nostre consigliere Claudia Crucil e Marina Pocovaz. Grazie ancora Renzo per i preziosi contributi. La redazione.