25.04.2020, Le Rogazioni di San Marco.

Prossimo aggiornamento: domani alle 07:00.

   Buon onomastico ai numerosi “Marco”, nome proprio di persona molto comune e con la particolarità di essere solo maschile. La giornata festiva ha doppia valenza: sia civile (75° anniversario della liberazione del nazifascismo che in Italia causò la morte di 1.800.000 persone), sia religiosa, dedicata a uno dei quattro evangelisti. Un tempo era il giorno delle Rogazioni, un appuntamento piuttosto atteso con la partecipazione di paesani e di numerose altre persone proveninienti da Biarzo e Sorzento. Consisteva nella processione delle croci, da Ponteacco a Tiglio, un percorso facile, piacevole, che partiva dalla cappella, procedeva lungo il sentiero sotto la casa di Enzo e Savina, si fermava alla cappelletta-edicola di San Gaetano e arrivava alla chiesa di Tiglio dove si celebrava la messa. Al termine della funzione, il sacerdote benediva le numerose croci spesso fatte in casa, che successivamente erano portate nei campi e si infilavano alle testate dei filari, dell’orto, del frutteto come benedizione propizia per il raccolto e difesa dello stesso dalle calamità. Si rientrava a casa, sempre a piedi, poco prima di mezzogiorno. Il 25 aprile era una bella giornata di festa, mentre quest’anno le restrizioni ci impongono di festeggiarla a casa.

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