26.03.2020, Le piene eccezionali del Natisone (1/2).

Le piene eccezionali del Natisone (1/2).

   Si parla spesso di eventi estremi, ma anche un tempo si sono verificati fatti talmente estremi, da essere difficilmente superati.  Nel 1250 le cronache riportano notizie di un’impressionante alluvione che portò via il mulino delle Orsoline, arrivando a lambire la salita che porta al convento e asportando un ponte che collegava le due rive. Improvvise impennate di torbida furono registrate a cadenza quasi regolare per tutti  i secoli, facendo danni incalcolabili ad argini, roste, abitazioni, strade, coltivazioni, uomini e animali. L’ 11 settembre 1271 il fiume distrusse buona parte del Borgo Brossana di Cividale causando danni alla chiesa e all’attiguo cimitero di San Biagio. L’11 settembre, altra data di coincidenza, del 1327 il fiume distrusse tutte le strade da Tiglio a Stupizza, mentre il 26 agosto 1468 “portò via” molte abitazioni e stalle di Brischis, che forse in quei tempi era uno dei paesi più a rischio della valle. Situato in una piccola pianura allo sbocco della stretta valle di Stupizza, probabilmente risentiva della consistente massa d’acqua che usciva con impeto dalla forra. Dobbiamo anche tenere in considerazione la fragilità del patrimonio abitativo dell’epoca, soprattutto per quanto riguarda le stalle.  

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