26.07.2022, I santi Anna e Gioacchino

   Oggi la Chiesa festeggia la ricorrenza dei genitori della Madonna, i nonni di Gesù. Di loro si parla pochissimo. Addirittura, i Vangeli canonici della Chiesa cattolica non li nominano neppure. Eppure Sant’Anna e San Giocchino hanno giocato un ruolo di prim’ordine nel piano di Dio. La loro vicenda è stata ricostruita grazie ai Vangeli apocrifi, ovvero non riconosciuti dalla Chiesa, ma ritenuti attendibili da diversi padri della chiesa. La loro vicenda si è poi arricchita di fonti agiografiche e di tradizione popolare. I nonni di Gesù sarebbero vissuti tra il I secolo a.C e il I secolo d.C.. Giunsero a tarda età senza aver avuto figli. Fra gli ebrei del tempo, la sterilità era considerata una maledizione divina. Gioacchino decise di ritirarsi in un luogo deserto, dove per quaranta giorni e altrettante notti offrì a Dio preghiere e digiuni supplicandolo di poter diventare padre. Anna fede la stessa cosa a casa, chiedendo la grazia della maternità. Dio ascoltò le loro suppliche e, pur trovandosi distanti l’uno dall’altra, ebbero contemporaneamente la visione di un angelo che annunciò la prossima nascita di una creatura. Da qui la vicenda si perde nelle leggende popolari: Gioacchino tornò a casa e diede un bacio affettuoso alla sua sposa che scatenò il concepimento immacolato di Maria, cioè la nascita della Madonna senza peccato originale (dogma di papa Pio IX, 1854). La chiesa votiva di Biacis è dedicata ai Santi Anna e Gioacchino.

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