28.06.2022, Breve storia delle osterie del paese: il CRAL (1/2)

   I CRAL hanno fatto la loro storia. Istituiti dopo la II Guerra mondiale, avevano lo scopo di fungere da polo ricreativo per i lavoratori. In quegli anni la cava di marna di Ponteacco assicurava ancora numerosi posti di lavoro e, considerato il regime fiscale particolarmente agevolato e semplificato, anche in paese fu aperto un CRAL, Circolo ricreativo assistenziale lavoratori. La caratteristica di questi luoghi di svago era data dalla sobrietà dei locali, dall’essenzialità del servizio. Il primo CRAL del paese fu aperto in casa Tuzzi, gestito dalla Pina Tùzuka, quando il marito era emigrato per un certo periodo in Francia. All’ingresso, a destra, c’era l’unica stanza destinata al circolo. Appariva dotata di due finestre, aveva il pavimento in cemento con piccoli buchetti quadrati, così come si usava in quei tempi. C’erano sei tavolini e 24 sedie, alle pareti una foto di Bepic da giovane, il calendario dei f.lli Piccoli di Cividale e il calendario con i numeri “a rotellina” della birra Moretti. Non c’era il banco e il servizio avveniva su ordinazione e con breve attesa al tavolino. Il CRAL era assai frequentato la domenica, quando si svolgevano lunghe partite e campionati di bocce. Successivamente l’attività ricreativa su ceduta alla famiglia Cornelio, casa a fianco, che ancor oggi è conosciuta con il nome “CRAL”.

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