La statale 54 è la strada della nostra vita. È detta anche “Via Juliana”, definizione che forse non tutti conoscono. Attraversa il nostro paese e ci permette ogni tipo di collegamento. Fu istituita con la legge 1094 del 17 maggio 1928 adeguando un vecchio percorso tortuoso e costellato di guadi di torrenti anche impetuosi da Loch in su. Negli anni del fascismo e nel trentennio successivo alla II guerra mondiale l’arteria era gestita da operatori (stradini) che avevano la competenza di 10 km di gestione per ogni casa cantoniera. Uno di questi era il nostro paesano Donato (Donàt) Manzini. Durante la II Guerra mondiale Donàt svolse il suo servizio a Bretto poi diventato Log pod Mangartom. I suoi genitori, che abitavano con lui nella casa cantoniera, sono stati sepolti proprio a Bretto e probabilmente sono gli unici ponteacchesi con la tomba in Slovenia. Sono visibili le strutture delle case cantoniere nei pressi di Sanguarzo e di Pulfero, tinteggiate ancora con il tipico colore rosso-mattone. In seguito alla modifica dei confini dettata dal Trattato di Parigi (1947), il tratto centrale della statale fu assegnato alla Jugoslavia e per questo motivo oggi la statale 54 è l’unica ad essere interrotta per poi proseguire in altro Paese e rispuntare con lo stesso nome dopo alcune decine di chilometri. Il primo tronco, dopo aver attraversato Ponteacco e Tiglio, termina all’ex-valico di Stupizza con un percorso di 34,121 km e riprende in comune di Tarvisio dopo un percorso in Slovenia di 47.204 metri, al km 81+325. Il secondo tratto attraversa Tarvisio e termina all’ex-valico di Fusine. Misura 23.257 metri. In totale, la storica strada statale 54 misura 34.121 + 47.204 + 23.257 = 104.582 metri.