30.08.2020, L’auto senza conducente

Cosa pensa l’opinione dei nostri soci a proposito delle auto elettriche? Proprio oggi sul quotidiano Messaggero Veneto è ripostata la notizia dell’attesa di finanziamento regionale per 500 vetture: mancano i fondi.  Possiamo darci comunque il benvenuto nella guida autonoma? Riusciremo ad andare a Udine da soli in macchina, facendo le parole crociate mentre affrontiamo il ponte di San Quirino? Ci sono molti dubbi di carattere tecnologico, ma intanto i grandi gruppi automobilistici e i loro partner stringono alleanze, testano nuovi sistemi di automazione e promettono nuovi affascinanti scenari. I nuovi sistemi dovranno individuare e soprattutto evitare le possibili collisioni anteriori, i pedoni, i segnali stradali e i ciclisti, poi la frenata d’emergenza e il controllo automatico della velocità. Una soluzione, stando alle ultime ricerche, potrebbe essere data dai lampioni stradali su cui potrebbero essere installati sensori che possano rilevare ostacoli in tempo reale. Alti 6 metri, potrebbero costituire una rete e dare una visione dall’alto degli sviluppi del traffico in prossimità degli incroci, che sono i passaggi più delicati. Da terra si ha una visione a 360 gradi, ma meglio dare un’occhiata dall’alto in modo che un pedone non sia oscurato da un veicolo. Insomma, i dubbi restano.

29.08.2020, Una gita di tanti anni fa.

   La passione dei ponteacchesi per le gite di media percorrenza è iniziata molti anni fa, per la precisione negli anni ’50. La prima destinazione della gita di gruppo, organizzata dalla parrocchia di San Pietro al Natisone, fu il Santuario di Monte Berico in periferia di Vicenza. Si trattò di un’autentica escursione, considerato che i viaggi di nozze di quei tempi, per le coppie che avevano la possibilità di farli, arrivavano a Udine, raramente a Trieste e rarissimamente a Venezia. L’allora cappellano don Francesco Venuti ideò la meta, aprì le iscrizioni e si mise alla guida del gruppo in cui c’erano numerosi paesani: Graziana, Silvana, Romilda, Felizita, Irma e altri ancora. Raggiungere Vicenza non era difficile, ma in quei tempi c’erano solo 30 km di autostrada: da Venezia a Padova in corsia di marcia unica, inaugurata nel 1933. La statale che portava a Vicenza era affiancata da un grande cantiere autostradale che costruiva la tratta Padova-Brescia aperta al traffico nel 1962. Il nostro gruppo partì alle 05:00 dal piazzale della chiesa e raggiunse Vicenza verso le 11:00. L’emozione era tanta, tutti erano felici e si sentivano fortunati per questa grande esperienza che li portava fuori regione, in un santuario molto conosciuto. Il pranzo al sacco si consumò a bordo del torpedone con i panini profumati di salame e formaggio. Dopo la prima messa pomeridiana, il gruppo fece un’escursione fino a Vicenza-centro lungo i portici coperti che ancor oggi distinguono per bellezza quel luogo di culto. “A Vicenza andai, a te pensai e questo regalo ti portai” era la scritta che appariva sulle confezioni di piccoli oggetti di souvenir acquistati in città o al santuario. Tutti comprarono cartoline, rosari, libriccini, medagliette e immagini sacre. La sera vide i partecipanti riuniti in corriera dove cenarono con la seconda parte di panini e con canti tratti dal repertorio sacro fino a notte fonda. Dormirono a bordo. Il giorno dopo i parrocchiani visitarono Venezia. Il rientro fu festoso e la gita, prima nella storia del paese, fu un autentico successo.

28.08.2020, I “social” e i giovani (2/2)

I nuovi social, quelli post-Facebook, non sono più solo semplici strumenti di comunicazione: rappresentano luoghi in cui gli utenti acquisiscono un’identità e la cementificano. L’identità dei Millennial, i nati indicativamente tra il 1990 e il 2000, seguiti dalla Generazione Z dei loro fratelli minori, affermano che la loro identità si mostra attraverso i social, ma si modella, come nella vita reale, per mezzo delle relazioni con gli altri. Le immagini di sé con cui i giovanissimi si raccontano, nascono sempre da un’interazione, dall’imitazione o dal semplice confronto con gli altri. Ci sono grossi limiti a quest’atteggiamento: giovani privi di esperienze elementari con un “io” plasmato sulle aspettative altrui con la conseguente impennata di atteggiamenti narcisistici e patologici. Insomma, molti giovani (forse il 10-11%) sono pronti a considerare comunità i social media tanto quanto i gruppi fisici come quelli che per esempio si formano nei paesi o nei quartieri. Un ipotetico black-out di Internet per 7 giorni? Ci sarebbe un’impennata di casi di suicidio.

27.08.2020, I “social” e i giovani (1/2)

   È ormai impossibile stare dietro alla velocità con cui i “social network” si trasformano. Se parlate a un quindicenne di Facebook, sicuramente vi riderà in faccia: è roba da cinquantenni, mentre Instragram continua ad essere molto amato da tutti e TikTok fa presa sui più piccoli. Quale quindicenne leggerebbe mai le notizie che pubblichiamo! Se vogliamo comprendere i nostri figli o nipoti, più che studiare il funzionamento degli strumenti digitali che loro impiegano, è utile osservare in che modo intrattengono i loro rapporti interpersonali attraverso i “media” digitali. Molti giovani hanno affermato a gruppi di studiosi che il principale fattore che contribuisce a plasmare la propria identità è costituito proprio dai profili social, dunque la maggior parte degli intervistati, a tutte le età fino a 29 anni, definisce se stesso in base all’appartenenza al proprio nucleo familiare, alla nazionalità, al gruppo religioso, mentre 1 su 10 spiega di identificarsi prima di tutto nella sua controparte virtuale che, giorno dopo giorno, crea a colpi di selfie e di video pubblicati. Gente che poi si reca alle urne per scegliere la guida del governo!

26.08.2020, Il discorso del Presidente all’Assemblea (2/2).

   Se nel 2019 ci siamo avvicinati a ben 200 iscritti, tra nuovi socie e rinnovi, quest’anno ci rimangono numerose tessere in bianco. Vi invito a rinnovare la vostra posizione, qualora non sia stato già fatto, oppure a sottoscrivere la vostra nuova adesione. Saremmo ben lieti di annoverare nell’elenco dei volontari altre persone disponibili a darci una mano, a partecipare all’organizzazione dei turni domenicali, a rendersi parte attiva in tutte quelle che sono le nostre iniziative. Cerchiamo di tenere a cuore il futuro del nostro paese, del nostro territorio e la Pro Loco oggi è l’unico strumento che ci dà l’occasione di ritrovarci, di riscoprire le nostre tradizioni, di curare gli ambiti. Concludo con i miei personali ringraziamenti che vedono in prima posizione i Soci, che continuano a rinnovarci la loro fiducia; ringrazio il Consiglio direttivo che ha lavorato sempre bene, durante il 2019 e durante il secondo quadrimestre di quest’anno. Per noi è un piacere ritrovarci periodicamente, discutere di iniziative. La Pro Loco avrà lunga vita perché il Consiglio funziona bene, nonostante le varie vedute così come si addice a tutte le strutture democratiche. Ringrazio i soci volontari che ci affiancano, che investono del loro tempo pèer gli interessi del paese, della Pro Loco: a tutte queste numerose persone estendo anche il ringraziamento e la profonda riconoscenza del Consiglio. Ringrazio l’Amministrazione comunale ed in particolare il Sindaco e Vicesindaco sempre presenti e sostenitori delle nostre iniziative. Al sindaco Mariano va il nostro speciale ringraziamento per il suo supporto morale, per molte richieste sempre soddisfatte.

25.08.2020, Il discorso del Presidente all’Assemblea (1/2)

Si riporta il discorso, diviso in due parti, del Presidente della Pro Loco in occasione dell’Assemblea di domenica scorsa

“Carissimi Soci e Amici,

l’emergenza sanitaria ci ha costretti a prorogare di quasi sei mesi la consueta assemblea annuale dei Soci, che per 10 anni si è svolta tra la fine di febbraio e marzo. È una grande piacere essere riusciti comunque ad organizzarla, considerata la recrudescenza del virus che preoccupa ancor oggi tutti gli Stati europei ed extraeuropei. In un contesto di ristrettezze di programma, di tagli a tutte le iniziative previste per quest’anno e programmate l’anno scorso, di riduzione all’osso di occasioni d’incontro, quella di oggi è una domenica, forse l’unica dell’anno, che ci vede riuniti per l’approvazione dei documenti finanziari, per la modifica dello statuto che impone significative novità tra queste la modifica alla denominazione sociale della nostra organizzazione, che da oggi sarà “Pro Loco Ponteacco APS”, Associazione Promozione Sociale che ci permette l’ingresso tra gli Enti del Terzo Settore. Appena completate le operazioni di registrazione del nuovo contratto, chiederemo l’iscrizione al Registro Unico del Terzo settore, un nuovo strumento che inquadrerà la nostra attività senza scopo di lucro, le nostre finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Avremo la possibilità di ricevere contributi dallo Stato, dalla Regione, dal Comune, potremo stipulare convenzioni con gli enti pubblici e accedere ai finanziamenti del Fondo speciale europeo. Rientrando in questa categoria, continueremo a somministrare alimenti e bevande per i nostri soci e per i loro familiari. Secondo l’opinione dei Consiglieri, si tratta di un passaggio indubbiamente importante per definire i contorni istituzionali della nostra attività. Se il 2019 è stato un atto di vivace attività sociale, il 2020 si presenta come un anno di sostanziale sopravvivenza. Il Centro è rimasto chiuso per tre mesi, sono state annullate tutte le manifestazioni dell’anno, gli incassi sono diminuiti del 70%, eppure, comunque siamo riusciti a far fronte alle migliorie soprattutto al Mulino, che sono sotto gli occhi di tutti. Siamo stati costretti a sospendere per tutto l’anno all’apertura pomeridiana del Centro perché non siamo preparati ad affrontare la sanificazione delle carte da gioco. Nonostante tutti questi imprevisti, soggiace nel sostrato della nostra Associazione la voglia di continuare, l’ottimismo che ci fa sperare in tempi migliori, il desiderio di ritrovarci e di tenere vivo il nostro paese”.

24.08.2020, L’Assemblea di ieri

   Alle 10:45 di ieri la Vicepresidente ha detto: «Abbiamo raggiunto il numero legale tra presenze e deleghe. Possiamo iniziare». È cominciata così l’11/a Assemblea dei Soci della Pro Loco, che da ieri ha una nuova denominazione: “Pro Loco Ponteacco APS” – Associazione Promozione Sociale. Per l’approvazione del nuovo Statuto, la presidenza dell’Assemblea è passata per alcuni minuti al Vicesindaco, Cesare Pinatto. Dopo l’alzata di mano unanime (tutti favorevoli, nessun astenuto e nessun contrario) la modifica è stata convalidata. È stata letta da Marisa Dotti in qualità di membro, la relazione dei Revisori dei Conti che ha sottolineato la correttezza contabile della Pro Loco, con entrate ed uscite tutte documentate, al centesimo. Patrizia Mattelig, invece, ha illustrato le voci del bilancio consuntivo 2019 e preventivo 2020, entrambi approvati dai soci. Domani e dopodomani sarà pubblicata nelle news la breve relazione del Presidente, che costituisce documento da conservare agli atti. La parte più bella della giornata si è svolta subito dopo con la pastasciutta offerta dalla Pro Loco a tutti i soci presenti. Si è trattato di un bel momento di aggregazione con tavoli occupati dalle varie compagnie e gruppi. Ottima la pastasciutta di Graziella Raccaro. La giornata è terminata dopo le 14:00 e più di qualcuno ha osservato: “che ne sarebbe del nostro bel paese senza la Pro Loco?”.

13.08.2020, Come aprire un negozio on-line (2/2)

   Sono quattro i settori che consentono ottimi affari nell’e-commerce: il settore del tempo libero nella cui categoria appartengono portali che vendono viaggi e vacanze, siti di prenotazione per ristoranti e gioco “on-line”; il secondo settore in forte crescita grazie anche al lavoro di moltissimi “influencer” che dispensano consigli sul trucco tramite i loro canali social è rappresentato dai prodotti di bellezza. Al terzo posto troviamo la moda e la casa: la prima registra un progresso del 20% rispetto al passato e anche gli articoli per la casa promettono ottimi risultati, al punto che anche i grandi colossi stanno potenziando i loro canali di vendita on-line e infine il settore degli alimenti e del bere grazie all’adesione di molte piccole attività artigianali. Per aprire un’attività on-line basta una dichiarazione di inizio attività (detta “SCIA”) al sito www.impresainungiorno.gov.it, compilare un modulo, inviare un paio di documenti in formato elettronico e l’impresa può iniziare a vendere. Per quanto riguarda la parte fiscale, sarà necessario chiedere la consulenza ed assistenza di un esperto. Alla base del successo della propria attività ci sono alcuni elementi, quali la creazione un bel sito, belle foto con i prodotti ben presentati, notizie chiare, uno spazio “FAQ” con risposte alle domande più frequenti della clientela (esempio: come faccio a … posso rendere la merce? …) e scegliere un buon corriere per le spedizioni. Il servizio clienti curato e preciso fa da contorno all’obiettivo d’impresa. Chi ha intenzione, si butti a capofitto ricordando che si lavora anche a Natale, Capodanno e per le ferie, tutto comodamente, on-line…

12.08.2020, Come aprire un negozio “on-line” (1/2)

   Per aprire un “e-commerce” non occorrono grandi capitali, anzi, è possibile iniziare spendendo pochi spiccioli. sfruttando uno dei tanti servizi in rete che permettono di avere una vetrina “on line”in pochi minuti e offrono un periodo di prova gratuito. Se si prosegue, i costi possono certamente aumentare. Un canale di vendita “on-line” può rappresentare per chi ha già un’attività commerciale un’occasione per consolidare il rapporto con i propri clienti. Negli ultimi mesi, a causa del “lockdown”, le vendite on-line sono aumentate del 180% e, secondo gli esperti, non rallenteranno in futuro. I clienti acquistano da casa senza essere vincolati agli orari di apertura. Attraverso un e-commerce si possono proporre offerte su misura, anticipare i saldi di fine stagione o proporre anteprime a prezzi migliori. Com’è intuibile, un e-commerce allarga gli orizzonti del business ben oltre i confini del proprio paese. Si può avere un’attività commerciale anche a Ponteacco con fatturati da favola. Quando si acquista on-line, il negozio può trovarsi nel più sperduto angolo del Friuli e le distanze diventano relative. Una volta aperto, l’e-commerce non ha orari, né giorni di chiusura. Ma quali sono gli articoli o i servizi migliori da proporre on-line? …

11.08.2020, Un’opinione sul 5G (2/2)

   È una TAV per Internet, se così la possiamo definire. Il miglioramento rispetto al 4G sarà esponenziale: la velocità di connessione dovrebbe moltiplicarsi di 10 volte e di 100 volte al suo picco. Per navigare con la rete 5G sarà necessario cambiare telefonino e integrare il contratto di fornitura-dati con l’operatore telefonico. I modelli in vendita oggi vanno dai 400 ai 1.300 euro. La tecnologia 5G fa paura per due motivi: c’è un rischio per la salute. Infatti si dice che vivremo avvolti in un dedalo di onde magnetiche, sarà come stare perennemente in un forno a microonde aperto e sottoposti ad un debole ma costante inquinamento elettromagnetico che potrebbe favorire l’insorgenza di vari tumori; il secondo motivo consiste nel fatto di essere molto esposti con la Cina, una delle ultime dittature nel panorama mondiale, capace di creare trame non meglio definite con l’Occidente. Tutte le ditte cinesi sono obbligate a collaborare con i numerosi servizi di “intelligence” del Paese. Potrebbe essere un Cavallo di Troia per acquisire dati sui cittadini friulani, violare segreti industriali e condizionare le politiche europee di sicurezza. Numerosi Paesi hanno già messo al bando la tecnologia 5G offerta dalla Cina. E forse con buone ragioni.