Pubblichiamo una bella testimonianza di Bianca e Renzo relativa a tre loro viaggi in Ucraina, quando il Paese era in pace. Un contributo dei nostri paesani che ci permette ci rivedere immagini del “prima” e confrontarle con tutto ciò che sta accandendo al paese dal 24 febbraio scorso. “Un breve volo e ci siamo ritrovati a Leopoli, patrimonio universale riconosciuto dall’Unesco, una splendida città con chiaro aspetto austroungarico: viali molto larghi, grandi palazzoni e tanti parchi bellissimi e ben tenuti. Ci siamo stati tre volte in due anni e siamo stati ospiti di una professoressa in pensione in un appartamento di proprietà al terzo piano, senza ascensore, di uno di quei condomini colombaia tipici del periodo comunista. Leopoli è una città moderna e molto colta con due università e il conservatorio. Ha molti edifici di culto di religione diversa: cattolica, ortodossa, greco cattolica, greco ucraina, ebrea, protestante e altre minori. In città ci sono tanti musei, tra questi il museo della farmaceutica ucraina con la farmacia più antica: ci siamo entrati, l’abbiamo visitata e se la farmacista non ci avesse aperto una porta segreta non saremmo più usciti da lì: una trappola vera e propria. Si dice che le mogli facessero avvelenare i mariti “cattivi” in quel sotterraneo con bevande strane. Caratteristico è il museo della vita rurale dove sono stati smontati, trasferiti e rimontati 150 edifici rurali in legno provenienti da tutta l’Ucraina, comprese le chiese. In alto, sopra la città, ci sono i resti di un castello fortezza da cui si gode uno splendido panorama. Una grande piazza, piazza del mercato, con giochi per i bambini, panchine e artisti di strada; ai lati il municipio e tanti bar, ristoranti e negozi e, alla fine, il bellissimo Teatro dell’Opera. Ci ha colpito lo splendido grande scalone all’ingresso e nella sala principale un enorme lampadario centrale in vetro, tipo Murano. La prima volta che ci siamo stati abbiamo assistito ai Carmina Burana, la seconda volta a una parte del Nabucco, poi, purtroppo causa orari dei viaggi organizzati, abbiamo dovuto uscire. Su un grande tabellone c’era man mano la traduzione in ucraino del libretto delle opere.Vicino al teatro c’è un mercato, chiamato Vernissage, dove trovi tutti lavori artigianali: i vetri lavorati assomigliano a quelli di Murano, tanti pittori vendono i loro quadri ma soprattutto tanti tanti ricami e le signore, per lo più anziane, che ricamano sul posto, mettono in mostra e vendono i loro lavori” …