10.09.2024 Fastidiosi insetti nella farina.

(Articolo di Elvira C.)

La Farina è un alimento fondamentale per la preparazione di innumerevoli cibi, per cui presente in tutte le nostre case. Attenzione però a farne grandi scorte, perché potrebbero formarsi le cosiddette “farfalline”, che ne compromettono l’utilizzo. Queste farfalle si chiamano Tarme della farina e si formano soprattutto se la farina è di buona qualità e non ha subito trattamenti chimici. Nelle farine raffinate il germe del chicco, cioè la parte viva, viene tolta per evitare fenomeni di irrancidimento.

Ma come conservare nel modo migliore la farina?

Il posto dove riponiamo i generi alimentari, deve innanzitutto essere un luogo fresco e asciutto, al riparo da umidità e fonti di calore, dove la temperatura non dovrebbe superare i 25°. Con l’arrivo del primo caldo, si consiglia di eliminare le confezioni già aperte da tempo e controllare le scadenze, riponendo davanti i prodotti con una scadenza più breve; pulire le superfici, ad esempio con acqua e aceto bianco in parti uguali. Si possono poi posizionare nella dispensa cose che abbiano un forte profumo, che infastidisce gli insetti, come delle foglie di alloro, dei chiodi di garofano o un batuffolo di cotone imbevuto di oli essenziali. Se le tarme sono già presenti, si possono acquistare delle “trappole” apposite, che attirano con feromoni i maschi e che non sono tossiche per l’uomo. La farina si può conservare in frigo o in freezer, inserendo la confezione in un sacchetto, per difenderla dall’umidità.

09.09.2024  Ieri al Centro.

Quella di ieri è stata una bella Domenica di incontri e chiacchere tra i soci, molti arrivati anche dagli altri Comuni; una occasione per passare la mattinata in compagnia prima delle piogge previste per il pomeriggio  che si sono presentate puntualmente alle 17.30. Tutti hanno commentato e apprezzato la sala rinnovata dalla tinteggiatura e dal soffitto “ultra-chic” rivestito con eleganti pannelli fonoassorbenti e le file di luci led. La mattinata è stata rallegrata dalla visita di Angelo, il socio  realizzatore della nostra bellissima fontana in pietra, che da parecchio tempo era assente per problemi di salute; tutti lo hanno accolto calorosamente. Inoltre, altro motivo di brindisi lo ha creato Federica che, fresca dei suoi primi cinquant’anni, ha voluto offrire da bere a tutti i presenti. Patrizia e Laura hanno gestito egregiamente il  bar offrendo uno spuntino con bruschette e nachos con salse per accompagnare gli aperitivi; una di queste salse, la Sweet Chilli Sauce”, è stata particolarmente gradita…tanto che, nella rubrica” Curiosità – cucina e dintorni” potrete trovare la ricetta. Provare per credere!

08.09.2024 Inizia la Scuola…con pochi alunni.

I numeri dei bambini nelle Valli è da anni in netto calo e le chiusura degli edifici scolastici procede di anno in anno; i dati sono impietosi, infatti solo i Comuni di San Pietro e San Leonardo mantengono le Scuole Statali  di base aperte ma con numeri preoccupanti. Leggiamo i numeri dai siti. La Scuola dell’infanzia di San Leonardo  ha 9 alunni; la Scuola  Primaria  ha una pluriclasse (1^  e 4^ ) di 10 alunni, un’altra pluriclasse (2^ e 3^)  con 15 alunni e una 5^ di 11 bambini; per quanto riguarda la Sc. Primaria di Primo grado, una volta chiamata  Scuola Media, ha 15 alunni nella pluriclasse di 1^ e 2^ e 7 alunni in 3^.  A San Pietro al Natisone la Sc. dell’ infanzia ha 26 iscritti mentre la Sc. Primaria  conta 10 alunni in prima, 14 in seconda, una pluriclasse con 12 alunni per la terza e la quarta e ben 20 alunni in quinta. Le Medie hanno 2 classi per ogni anno con un totale di 6 sezioni e 94 alunni. Poi c’è la Scuola Bilingue di San Pietro che accoglie bambini non solo dalle valli ma anche dal Cividalese e dintorni e ha un totale di 247 bambini iscritti che vanno dalla sezione primavera alle Medie, suddivisi in 16 classi con una media di 15 alunni per classe.

07.09.2024  Žlikrofi, i ravioli sloveni.

Spesso ci rechiamo in Slovenia per una gita, per un weekend di relax alle terme, per fare benzina o per andare al ristorante, dove sicuramente si mangiano ottimi piatti di carne. Ma avete mai assaggiato gli žlikrofi? Sono degli ottimi ravioli originari di Idrija ma preparati con maestria in quasi tutti i ristoranti sloveni, tanto che ogni anno si svolge, a fine agosto (il sabato prima della Sagra di Ponteacco), il Festival degli Žlikrofi con l’elezione della migliore cucina ( per l’Italia ha partecipato la Gastronomia Bernardis di Gorizia e GO!Pasta di Tolmezzo). Sicuramente è una ricetta mitteleuropea perché ricette simili si trovano in Transilvania, Ungheria e Austria. La lavorazione è relativamente semplice: si prepara un panetto di pasta con farina, uova e acqua e si lascia riposare per qualche ora; quindi si prepara il ripieno che è fatto sempre con patate bollite e schiacciate condite con un soffritto di cipolle, pancetta affumicata, maggiorana e erba cipollina. Si preparano i ravioli a forma di…cappello napoleonico, si lessano e si condiscono soprattutto con la “Bakalca”, sugo a base di montone. Nei ristoranti si trovano conditi con una varietà di sughi, a seconda della stagione: con i funghi, con la zucca, con pesto di zucchine ecc. Provateli!

06.09.2024 Conosci le noci?

Una alimentazione sana ed equilibrata prevede la consumazione di frutta secca, preziosa fonte vitamine, minerali, grassi salutari e sostanze benefiche per il nostro metabolismo. Conosciamo bene le noci e le nocciole che storicamente costituiscono un cibo conosciuto e consumato da sempre nelle Valli, tanto da essere tra gli ingredienti della gubana. Ma quanti tipi di noci conosciamo? Con la globalizzazione e i mercati aperti oggi possiamo gustare molte varietà. Le noci di Sorrento ben le conosciamo; le noci di Lara, un cultivar francese di forma rotonda; la noce Chandler, di forma ovale e guscio liscio e marrone, resiste bene alle infezioni batteriche; noce Pecan, originaria del Nord America ha alto contenuto calorico (700 cal per etto); noce Brasiliana, supporta la funzione tiroidea,  ha un  gusto particolare e forma a spicchio, vengono vendute già sgusciate perchè il guscio è veramente duro! Noce Acagiù, antidepressiva e rilassante, è il frutto dell’anacardio, albero sempreverde che compare giardini più belli. In fine, la noce Macadamia. Il 70 % delle noci di macadamia hanno un unico albero antenato da cui derivano ed è un albero australiano del Queensland. A divulgare i suoi semi nel mondo sono stati due fratelli hawaiani nel 1896 e ora le noci di macadamia dominano il mercato mondiale. Il nome è un omaggio allo scienziato John Macadam che per primo le descrisse nell’ottocento. Attenzione a cani e gatti! Per loro sono molto tossiche.

05.09.2024 Dati Meteo di Agosto.

(Articolo di Stefano C.)

Agosto 2024 a Ponteacco sarà ricordato come il mese più caldo degli ultimi 40 anni, ovvero da quando in paese vengono effettuate le misurazioni metereologiche; probabilmente avrebbe battuto anche i record precedenti. La media complessiva di 25,5° C si attesta come la più alta mai registrata a Ponteacco, caratterizzando un Agosto dal clima quasi tropicale, un fenomeno che sembra essere sempre più frequente negli ultimi anni. Con i suoi 25,5 gradi di media supera tutti, perfino Agosto 2023 con i suoi 24,8 gradi di temperatura media e Luglio 2015 con 25,2 gradi. Nonostante le elevate temperature, il mese di Agosto è stato anche caratterizzato da una significativa quantità di precipitazioni; sono, infatti, caduti 156,6 mm di pioggia, di cui 76,5 durante il violento temporale del 14 del mese. Le piogge torrenziali, dopo i periodi secchi e caldi, sottolineano un altro effetto del cambiamento climatico. Un altro dato altrettanto preoccupante è il numero di notti tropicali che abbiamo dovuto sopportare in questo mese; per “notte tropicale” si intende una notte durante la quale la temperatura non è mai scesa sotto i 20 gradi, dunque la temperatura minima di quel giorno va dai 20 gradi in su. Nel mese di Agosto ne abbiamo registrate ben 15 di tali notti in cui per il nostro corpo è più difficile recuperare le energie. Tutto ciò è un danno per noi e per la Natura e mi auguro che questo record non venga mai superato in futuro.

04.09.2024  Liste d’attesa.

L’Azienda sanitaria universitaria ha deciso di aggiungere anche il sabato alle giornate di visite ede esami medici in modo da accorciare le liste d’attesa. Praticamente, da sabato 7 settembre e fino al 28 dicembre 2024 si renderanno attivi di sabato alcune strutture del territorio: l’ospedale di Udine con 140 aperture in più, quello di Latisana  e quello di Palmanova con 55, quello di San Daniele e di Tolmezzo con 35 e il Gervasutta  con 10; per un totale di 240 aperture e circa 2.500 esami e  prestazioni aggiuntive. L’offerta ambulatoriale verrà incrementata anche dalle strutture private accreditate. Inoltre, verrà fatta una verifica più attenta alla “appropriatezza delle domande di assisenza ambulatoriale”. Un tentativo di riorgnizzare il sistema salute che, ad oggi, sta mettendo in seria difficoltà le famiglie.

03.09.2024 Borgo Gorica messo a nuovo.

(Articolo di Franco S.)

Possiamo annunciare che a Ponteacco, con il posizionamento di una panchina, è stata completata la realizzazione dell’originale e ambizioso progetto di arredo urbano in borgo Gorica, messo a disposizione di tutti e che ha richiesto risorse e fatica. Per darle stabilità, la panchina è stata fissata al suolo dal nostro ex Sindaco Mariano il quale – dobbiamo onestamente riconoscere – ci è stato sempre vicino.  L’elemento che conferisce specificità al luogo ma che rischia di passare inosservato, è dato da una sezione di tronco fossile, posto al centro dell’aiuola e immerso nel verde del trifoglio nano, erba ascaria bengalese e portulaca spontanea. La manutenzione dell’area verde sarà continuata attivamente da Adriano e dalla sua passione, con la collaborazione di Isabella che ha accettato con responsabilità, dimostrando carattere e spirito di sacrificio. L’appuntamento è in primavera, la stagione in cui la fioritura delle piante poste a dimora ricompenserà maggiormente gli sforzi. Possiamo anche aggiungere che è allo studio il ripristino della vecchia fontana, quasi un reperto archeologico, per la gioia dei ciclisti – e non – in transito. Ringraziamo sin d’ora tutti coloro che hanno collaborato con il sostegno, le annaffiature, l’aggiunta di fiori, e che continueranno ad avere cura del sito, considerandolo un meritevole patrimonio comune. 

01.09 2024  Settembre.

Ecco arrivato il nono mese dell’anno; il nome deriva dal latino septem, sette, perché era il settimo mese del calendario romano e ha cambiato nome durante i secoli: Germanico, Amazonius, Fruttidoro e Vendemmiaio per i rivoluzionari francesi. In questo mese, con l’equinozio tra il 22 e 23 del mese,  inizierà l’autunno nel nostro emisfero e la primavera nell’emisfero australe; i segni zodiacali che vi transitano sono la Vergine e le Bilancia.  Ecco alcuni proverbi dedicati a questo mese: Settembre caldo e asciutto fa maturare ogni frutto, con il caldo di questi giorni potremmo dire che i frutti possono anche essere “cotti”! Se di settembre canta la cicala, non comprar merci che la roba cala, se l’estate è particolarmente lunga e calda si suppone che l’inverno sarà lungo e freddo; staremo a vedere. Di Settembre o porta via i ponti o secca le fonti, questo è un proverbio ormai valido per tutti i mesi, viti i disastri climatici…Quando l’Angiolo si bagna l’ale, piove fino a Natale, cioè, se piove per San Michele (29 settembre) pioverà fino a Natale.

31.08.2014    Frutti dimenticati.

Come era buona la frutta una volta, quando eravamo piccoli; sapori che restano nella nostra memoria gustativa legati a ricordi belli. E’ difficile dire se quelli di oggi sono frutti più saporiti o meno, di certo esiste una varietà di nuovi ibridi e innesti che qualche volta ci lasciano perplessi. Ad esempio, quante nuove qualità di mele troviamo al supermercato! Kanzi, Envy, Ambrosia, Bonita…tutte resistenti alla ticchiolatura e quindi belle da vedere e subito vendibili. Le Seuke non trattate sono piccole e macchiate, ma per fortuna sono state recuperate grazie al lavoro di agricoltori, enti ed estimatori appassionati che sono riusciti a salvare numerose specie vegetali. Mentre i supermercati ci propongono nuovi frutti, molti tropicali, ce ne sono molti quasi dimenticati: nespole, giuggiole, mele e pere cotogne, corbezzoli, sorbe, corniole, ciliegie bianche, ecc.  Si stima che entro il 2055, a causa del cambiamento climatico, il 16 – 22% dei parenti selvatici originari di colture molto diffuse come i fagioli e le patate potrebbero estinguersi.