Sono proprio i giovani a soffrire di più dalle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. In molti sostengono che l’epidemia lascerà tracce molto importanti nel nostro modo di comportamento in società. Probabilmente saremo più individualisti, tenderemo a starcene a casa, le uscite saranno con il contagocce. È uno scenario davvero preoccupante quello che si presenta per il futuro. E poi c’è la didattica a distanza che è testimone dello sfacelo di ciò che un tempo è stata la scuola. Per aiutare i ragazzi a gestire il lato emotivo dell’esperienza in Dad (didattica a distanza) e in generale del “web”, è partito un paio di settimane fa proprio dal Friuli il progetto-pilota del “patentino della navigazione sicura” (PNS?) che comprende quattordici ore di formazione per ragazzi dagli 11 ai 13 anni e per i loro genitori, in cui si acquisiscono le competenze anche per gestire le emozioni quando si è online e per il benessere generale. È uno strumento indispensabile anche per i genitori affinché capiscano le insidie dei social-network e quanto queste possano minare la costruzione dell’autostima di un adolescente. Per gli studenti è utile comprendere che le regole del mondo reale contano anche sul web.