Correre sembra semplice, ma è frutto di una complicata interazione tra una decina di muscoli che devono contrarsi a tempo, con il sistema nervoso che ne orchestra l’azione e ci mantiene in equilibrio assieme a cuore, polmoni apparato digerente, fornitori di energia per alimentare tutta la catena. Ce lo dice il paesano Matteo Cencig, dottore in scienze motorie e grande esperto di attività fisica, sportiva e di allenamento. «C’è l’aspirante sportivo della corsetta della domenica -ci racconta- fino alle maratone agonistiche. Correre rende più forti e resistenti alle malattie. Assicuro che, anche a piccole dosi, riduce il rischio di ipertensione, diabete, artrosi, malattie respiratorie, tumori, depressione, ansia e demenza senile». Ma come fa la corsa ad essere una sorta di medicinale? «Per milioni di anni nostri antenati si sono mossi molto, per trovare cibo e per sfuggire ai predatori o nemici: percorrevano molti chilometri al giorno, così il nostro DNA si è adattato, incorporando la corsa in ciò che ci serve per restare sani. E visto che da pochi decenni siamo diventati sedentari, l’aver smesso di muoverci danneggia la nostra salute», afferma ancora Matteo…