01.11.2022, Ognissanti

   Raccontavano i nostri nonni che nella notte tra il primo e il due novembre i morti entravano nelle case: era un loro diritto, condiviso da tutti rivedere, i luoghi dove hanno vissuto. Era la notte di Ognissanti, la Commemorazione dei Defunti che era preceduta da molte serate passate a pregare il Rosario per poi partecipare alla processione solenne del pomeriggio dalla chiesa parrocchiale al cimitero. Varie persone riportavano a casa notizie di incontri ravvicinati con qualche parente trapassato, che avvenivano la sera, nei luoghi della paura di cui ci siamo già occupati, come le Teja e le Makota, storie infinite di incontri che terrorizzavano i bambini. La Notte dei Morti riveste ancor oggi qualcosa di importante, per molti versi sacra e densa di ammonimenti. Ecco perché un appuntamento così simbolico può apparire infangato dalla festa consumistica del giorno precedente: non si può scherzare con i morti, travestirsi da streghe e maghi e il giorno dopo correre in processione!

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