02.04.2022, L’Ucraina che abbiamo visto noi (2/3)

   Nel 2009 i trasporti in città si svolgevano con il tram elettrico, molto pratico, o con dei pullmini, che ci sembravano i nostri scuolabus dismessi, color giallo, molto affollati e con pochi posti a sedere. Per fare il biglietto c’era un passaggio di denaro fino all’autista e quindi un passaggio di biglietto fino al passeggero che doveva poi procedere all’obliterazione mediante un forabiglietti posto ogni 2 sedili sul montante dei finestrini. Si vedevano i primi nuovi pullman di fabbricazione cinese, molto lucidi e appariscenti rispetto al resto. Abbiamo visitato dei grandi magazzini dove si trovavano tanti prodotti italiani, molto ricercati. Un grande palazzo recava sulla cima l’insegna Unicredit, banca con più filiali in città. Abbiamo notato per le strade tante giovani ragazze con passeggino, sono tante le giovani mamme, “a 23 anni una ragazza è già troppo grande per fare famiglia”, ci hanno detto, e squadre di pensionati che ripulivano vie, marciapiedi, giardini e parchi. Ogni volta ci siamo recati anche a Murovani Curilovzi, una cittadina del XV secolo, riconosciuta come baluardo a difesa dall’invasione turca, residenza di Halyna, la nostra collaboratrice che ci ha fatto da guida. Con il treno abbiamo viaggiato dal pomeriggio fino a  mezzanotte. Il 9 maggio 2009, festa nazionale, ci siamo trovati a casa del papà di Halyna, reduce di guerra che ci ha messo in mostra tutti i suoi riconoscimenti, nastrini e medaglie, una scatola piena. Ha donato una sua medaglia a Renzo: erano diventati subito amici. Abbiamo fatto una scampagnata sul fiume Dniester, nel punto in cui c’è una grandissima centrale elettrica e un ponte molto lungo. Tanti erano i kolkoz, ormai quasi abbandonati, con residui di coltivazione di frutta e casette tipiche non più in uso. Una giornata è stata dedicata anche alla pesca in un laghetto vicino al paese. Uno dei viaggi di ritorno a Leopoli l’abbiamo fatto in pullman, abbiamo viaggiato tutto il giorno, era autunno e il paesaggio sui Carpazi era veramente pittoresco, con i suoi colori tipici, giallo, arancio, rosso e marrone … Bianca e Renzo Onesti

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