02.11.2022, La Commemorazione dei Defunti

    

    In questi ultimi anni si sta affermando un nuovo approccio con i riti del primo novembre. Si tratta di un appuntamento molto sentito dalla popolazione, ma ora espresso in modo diverso, forse più plasmato all’andamento della contemporaneità. Ci spieghiamo meglio: nei decenni passati era sconveniente non partecipare alla messa solenne e alla processione al camposanto. Le tombe senza la presenza dei familiari erano considerate “sarùate”, poverette. Successivamente si è passati alla processione “sfilata di moda”, per fortuna caduta nell’oblio, oggi si guarda alla praticità, finalmente svincolati e liberi di fare come si vuole. Sta mutando la presenza in chiesa che, anno dopo anno, vede una progressiva riduzione delle presenze, si può capire in caso di maltempo, ma fa riflettere invece per giornate primaverili come ieri. Molti preferiscono “disertare” la messa e la processione e recarsi comunque in cimitero, in orari diversi da quelli prescritti nel calendario liturgico parrocchiale. Anche ieri è stato notato questo nuovo atteggiamento che comunque ha un vantaggio: quello di consentire  un continuo via-vai informale di persone in cimitero, dall’alba al tramonto.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *