04.04.2023, Alcuni riti della Settimana santa (1/2)

    Fino a cento anni fa, la messa della Domenica delle Palme era celebrata all’aperto, nel luogo del “Grande Arengo”, presso la chiesa di San Quirino, parrocchia di S. Pietro al Natisone. Un ricordo seppur pallido di quella sacra rappresentazione pubblica si poteva riscontrare nel canto della Passione del Signore eseguito dai sacerdoti, quando le due grandi parrocchie della Val Natisone e della Val Cosizza non erano ancora smembrate, cioè fino al 1940. L’una contava 14 sacerdoti e l’altra 9 o 10. La Domenica delle Palme e la Settimana Santa erano l’occasione di riunione dei venticinque sacerdoti per celebrare insieme la sacre funzioni. Gli attori sacri erano dunque loro, i preti che interpretavano per tradizione chi Pilato, chi Giuda, chi Caifa con gran soddisfazione del popolo che si immedesimava nel ruolo dei propri pastori. Queste scene religiose avevano il sapore delle antiche Sacre Rappresentazioni. Smembrate le due antiche parrocchie, questo rito è rimasto in vigore per alcuni anni soltanto in qualche chiesa, per poi scomparire del tutto con progressiva mancanza dei parroci. Aboliti gli uffizi cosiddetti delle tenebre la sera di mercoledì, giovedì e venerdì santo e trasferite le sacre funzioni mattutine della settimana santa di sera, è scomparso anche un certo caratteristico folklore religioso connesso a quei riti, come ad esempio il lavarsi il viso al suono del Gloria alla fontana, venerdì sera alle 20:00, senza asciugarsi il volto …

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