Gli animali sentono l’arrivo del maltempo e della pioggia e osservandone i comportamenti probabilmente anche noi potremmo capirlo…ma, con gli ultimi risvolti imprevisti dati dal cambiamento climatico, anche loro si trovano sicuramente in difficoltà. Pare che le api interrompano la raccolta di polline quando sentono arrivare la pioggia e addirittura raccolgano delle pietruzze e sabbia con cui zavorrarsi in caso di tempesta improvvisa. I bruchi e i lombrichi escono dal terreno prevedendo allagamenti; anche i cervi volanti volano ronzando al tramonto infastiditi dal maltempo in arrivo, mentre la civetta ci avverte cantando stranamente di mattina. Un detto dice “Gallo che canta a notte profonda porta nebbia al mattino seguente”. I pescatori sanno bene che i pesci , all’avvicinarsi del maltempo, diventano facili prede dato che vanno a caccia di insetti a pelo d’acqua. Anche rane, rospi, scorpioni, tutti animali che vivono in ambienti umidi, escono dalle tane a vanno a spasso per prendere la pioggia in arrivo. Nei Paesi, per scongiurare la tempesta, si suonavano la campane; nulla di comprovato, ma pare che le onde sonore possano allontanare la grandine; sentire il loro suono in maniera molto nitida, che sembrano molto vicine, è segno di pioggia in arrivo. Un modo di dire mai tramontato è “Piove, governo ladro!” e proviene dai tempi in cui si pagava la tassa sul sale; il prezzo veniva stabilito periodicamente dal governo possibilmente in giorni di pioggia quando, a causa dell’umidità, il sale pesava di più!