06.05.2022, I parti a domicilio (2/3)

    Il 1962 fu l’anno decisivo della riforma sanitaria che ha cambiato la modalità e i luoghi di nascita, trasferendo i parti in ospedale. Si chiudeva il capitolo sulle sale-parto domiciliari. Stando a ciò che ancora si tramanda, i parti podalici erano abbastanza frequenti, forse tre o quattro su cento. I bambini a volte nascevano con la “camicia”, una membrana trasparente, aderente al corpicino, con nessuna sofferenza per la mamma.  L’unica accortezza era quella di toglierla dalla testa. Secondo l’opinione diffusa in quei tempi, il bambino “nato con la camicia” sarebbe sicuramente sopravvissuto e avrebbe avuto una vita fortunata. Fino a prima della guerra, i neonati non erano sottoposti a lavaggio, ma unti con delle creme o dell’olio per non eliminare lo strato caseoso che li proteggeva. Le levatrici avevano una preparazione pratica con tutte le informazioni tramandate da altre “comari” più anziane, oppure sentendo i consigli dei medici. Ad esempio, se la partoriente presentava sudore sotto il setto nasale, oppure nell’incavo delle mani, significava che stava per iniziare il periodo espulsivo. All’epoca si utilizzavano anche i suffumigi. Si mettevano in un secchio delle erbe (camomilla, melissa, menta, lavanda) e dell’acqua bollente. Sul vapore si faceva accovacciare la puerpera favorendo la dilatazione …

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