Era definito “il sesso debole”. Invece sembra che le donne siano più resistenti degli uomini in quasi tutti gli ambiti della salute. Nel mondo le donne vivono in media dai quattro ai sette anni più degli uomini e il divario cresce con l’aumentare dell’età. In Friuli, su cento centenari, 80 sono donne. Reagiscono meglio agli agenti patogeni, che si tratti di virus o batteri, si ammalano meno di cancro, mentre gli uomini hanno un rischio di contrarlo del venti per cento in più. Le donne sono meno esposte ai disturbi dello sviluppo, come autismo, deficit dell’apprendimento, balbuzie, che nei maschi. Anche i numeri della pandemia in corso parlano chiaro: meno donne ammalate e tasso di mortalità inferiore rispetto ai maschi. Sopportano meglio il dolore: picchi la moglie e non le fa niente -scherziamo, è una battuta!. Secondo gli studiosi, si tratta dei cromosomi: X e Y. Il maschio ha X e Y, come tutti i mammiferi e la femmina due X, uno ereditato dal padre e uno dalla madre. Quindi non più un solo cromosoma (X) come si riteneva fino a pochi anni fa, bensì due che offrono maggiori possibilità di sopravvivenza. Uno “scherzo” della natura per garantire la prosecuzione della nostra specie. A proposito di cromosomi, storica è la risposta di una madre del Friuli, quando la maestra ha spiegato che l’handicap del figlio è causato da due cromosomi identici, anziché da uno: «Miôr un in plui che un in mancul», “meglio uno in più che uno in meno”.