Il caldo esagerato di questi ultimi giorni, con il record di 36,5° di martedì scorso, ha reso le persone più apatiche, più fiacche, più predisposte alla pennichella pomeridiana, spesso trasformata in grande dormita. Sfogliando vari giornali (dal dentista, dall’oculista, dal parrucchiere) la notizia appare ciclicamente: dormire profondamente e senza sensi di colpa. Il dormire non solo non fa mettere su chili, ma addirittura fa perdere peso. Chi dorme tanto, specie quando fa caldo, considerato che per natura non si è predisposti a stra-mangiare, manterrà il metabolismo attivo ed eviterà sbilanciamenti ormonali. Non è vero, dunque, che chi dorme non piglia pesci: li piglia e può accendere la griglia per cucinarseli ai ferri. Se dormire meno di sette ore a notte rende obesi, aggiungere qualche ora in più aiuta ad ingerire meno calorie, meno cibi grassi o zuccherosi, meno carboidrati. E preferire il pesce (catturato da quest’occasione) non fa altro che ottimizzare il rapporto. In poche parole: mangia meno calorie di quante ne consumi e cerca di raggiungere il deficit calorico senza affanno. Così si dimagrisce. Va bene l’attività fisica, ma in quest’estate rovente, cerchiamo di non esagerare. Dormire poco? Pare non sia una buona idea: ci si alzerà dal letto più pesanti e si aggiungerà una media di sei kg ogni 12 mesi. Secondo i nutrizionisti dell’Università di Udine, chi svolge lavori sonno-veglia ha un indice di massa corporea superiore a chi ha dormito abbondantemente.