La generazione alle nostre spalle non ha avuto il tempo per coltivare un hobby specifico. Non c’era tempo, era necessaria la presenza di forza-lavoro, non c’erano le risorse economiche per investire in ciò che poteva sembrare “perdita di tempo”. Ne ha risentito il collezionismo, a parte qualche cultore del francobollo o di monete. Tre erano i passatempo preferiti dai ponteacchesi: la caccia, la pesca e l’uccellagione, tutti e tre (per fortuna) passati di moda. Non si caccia più, tranne poche eccezioni, perché la vita sedentaria non invoglia ad affrontare le fatiche dei sentieri montani o il trasporto a valle di prede pesanti, oltre al costo di licenza, fucili, proiettili e vestiario. Negli anni ’50 il nostro paese aveva una bella squadra di cacciatori: Mario Mattelig, Paolo Pocovaz, Albino e Pietro Iussa, Liso e costituivano un punto di riferimento per il paese, sempre presenti in caso di necessità, conoscitori del territorio, esperti di animali. Ci si rivolgeva a loro qualora vicino a casa era rinvenuta una volpe morta, oppure se l’animale domestico stesse soffrendo. La squadra originaria generò altri appassionati come Giovanni e Sam. Oggi di cacciatori attivi ne rimane solo uno: Maurizio. È calato il sipario su un hobby che ha dato soddisfazioni ai propri membri e anche un certo nome distintivo nel mondo venatorio delle Valli …