Anche in paese c’è chi segue questa dottrina, o pratica a dir si voglia. Certo, occorrerebbe porre la domanda a qualche esperto in alimentazione. Ci sono numerosi motivi a spingere i vegani a tale scelta: valori morali intesi come rispetto per gli animali, motivi ambientali per il costo che sopporta il Pianeta a causa degli allevamenti intensivi. Il primo vegano della storia fu Pitagora che, nel 500 a.C. disse: «Finché l’uomo continuerà a distruggere altri esseri viventi, non conoscerà pace, né salute». Il matematico-filosofo era un “crudista” in quanto si cibava solo di alimenti crudi. La dieta vegana fa bene alla salute in quanto le verdure, i legumi e i cereali riducono colesterolo, pressione e alcuni tumori. Ma è dura! Come sarebbe il pianeta? Più pulito, con l’80% di antibiotici in meno, otto milioni di vite salvate dall’iper-alimentazione. Però, c’è il fatto che gli animali selvatici si riprodurrebbero a dismisura, interi settori produttivi crollerebbero, il bosco conquisterebbe il fondovalle. Forse il nostro mondo mai sarà vegano, per lo meno a breve. Possiamo fare una prova, quella dei nostri nonni, parzialmente vegani per necessità: incominciamo a saltare tutti la carne il venerdì. Un precetto che unirebbe l’utile al quasi dilettevole.