08.11.2020, Due giocattoli di chi oggi è adulto

Alla fine degli anni ’70 spopolava il gioco del “Click-Clack-Kugeln”, le palline di plastica dura, collegati con un filo a una piastrina che si teneva ben salda tra il pollice e l’indice. Ovunque si sentiva il vorticoso click-clack delle palline che si scontravano prima in alto, poi in basso, ad altissima velocità. Tutti abbiamo giocato, a costi di farci le unghie nere. Il gioco è durato una o due estati ed è stato uno dei simboli della fine di quel decennio, quando negli allora juke-box spopolavano i Bee-Gees, gli Europe, Silvester. Il juke-box di Benito, infatti, era sempre aggiornato. L’Ungheria era ancora comunista, si entrava solo con il visto quando nel 1984 l’architetto e “designer” Erno Rubik (76) inventò il famoso cubo, il diabolico oggetto colorato che ha fatto impazzire il pianeta -ad oggi risultano venduti oltre 350 mln di pezzi. Tutti si sono ritrovati tra le mani almeno una volta questo cubo colorato che ha generato moltissime gare anche in paese. Un ragazzo polacco riuscì a risolvere la corretta combinazione dei colori in soli 20 secondi.

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