La pesca ha avuto tanti appassionati in paese. Il primo nome che viene in mente è Franco Golles (Jank), ma ce ne sono stati molti altri. Il berin del Mulino o del Muz erano i luoghi più gettonati. Oggi questo hobby in paese è scomparso, così come l’uccellagione che vedeva in Bèciak (Giuseppe Del Zotto) il punto di riferimento. Anche Miscèl, padre di Cirillo Iussa, coltivava questo passatempo che oggi è perseguito dalla legge. Un artista poliedrico era senza dubbio Franco Golles, con periodi altalenanti tipici degli artisti: si occupava di intaglio del legno, di piccole sculture. Cirillo ha sempre avuto la passione della pittura e la cantina del suo dùar (cortile) fu trasformata in atelier. Continuò a curare il suo passatempo preferito anche e soprattutto dopo il suo trasferimento a San Pietro al Natisone. Il suo nome è inserito nel catalogo degli artisti del Friuli Venezia Giulia. Curò sue personali esposizioni che gli diedero enormi soddisfazioni. Narciso Iussa è stato un grande collezionista della musica italiana, una passione quella della raccolta di LP condivisa anche dalla compianta coniuge Paola. Giovanni Coren si occupò di pittura e scultura, una passione nata con la frequentazione della Scuola d’arte di Udine. L’hobbistica contemporanea ha subito grandi trasformazioni: non ci si concentra più su temi specifici, non si trascorre più il tempo libero con attività che prevedano sforzi fisici. Ci sono i social network che hanno appiattito la potenzialità creativa della società intera.