10.06.2022, il “klook-Instagram” è una mezza dittadura?

   Stamattina il Messaggero Veneto titola la pagina 11: “Post Covid, adolescenti fragili”. Buona parte della loro ragion d’essere, purtroppo, è concentrata nel telefonino. I “curvati”, ovvero giovani e meno giovani ricurvi sullo schermo, sono alla ricerca del selfie perfetto, soprattutto se li ritraggono con la lingua fuori, a batuffolo. Non c’è niente da fare: giovani, giovanissimi e adulti che si sentono più giovani dei propri figli, vogliono sentirsi al passo con i tempi e, precisamente con Instragram, omologandosi ai propri coetanei e a un ideale estetico standardizzato proprio dai social. Per molte di queste persone l’immagine è tutto e se c’è qualche anomalia nel volto, si ricorre senza esitazione al bisturi, magari ben sponsorizzati dalla mamma che approva la ritoccatina al naso, alle labbra, alle orecchie a sventola di numerosi giovani. Tutti comunque cercano di apparire in foto meglio di quanto non lo siano nella realtà. Va bene qualche ritocco con l’indispensabile consiglio di un medico, ma non sono da incoraggiare le procedure volte al raggiungimento della cosiddetta bellezza ideale, la bellezza Instagram , del tutto impersonale, artificiale, di plastica. Del vuoto.

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