Abbiamo chiesto un giudizio della nuova forma di lavoro. Le quattro persone hanno apprezzato la novità che comunque in sé ha dei limiti anche se, una volta dimostrato che si può lavorare da casa, sarà sensibile il risparmio in termini di tempo e benzina con indubbi benefici per l’ambiente. Prendiamo il settore scolastico: oggi gran parte delle riunioni si possono svolgere su Skype o WhatsApp. Lavorare da casa ha qualche limite: ci vogliono spazi adatti, non è affatto vero che si lavori di meno. C’è lo svantaggio che si è “disturbati” dal tran-tran della famiglia, c’è chi non sopporta di lavorare in solitudine, mentre altri dicono che il silenzio e la quiete sono gli ingredienti necessari per sviluppare idee migliori. Il lavoro da casa è felicità, anche se solitario durante il giorno, con l’aspettativa di compagnia serale. Ora che siamo prigionieri in casa e ciò che manca a chi lavora da casa o a chi non ha questa fortuna, è la compagnia. Da ora in poi lo “smart-work” sarà forse la norma, ma diventerà accettabile soltanto se si potrà uscire la sera.