11.04.2021, Malediazione alòle mosche

   Sono già in circolazione, forse ancora un po’ intorpidite, ma sono oramai presenti nella nostra realtà quotidiana. Quante volte le cacciamo quando si posano sul pane o sulla carne che abbiamo nel piatto. Tutto ciò che è materia organica attira le mosche, che si spostano indifferentemente dalle feci alla tovaglia della tavola. Depositano mille uova nei loro 8/10 giorni di vita. Questo volo continuo tra i cibi dei piatti, la cucina e qualuque sostanza in decomposizione è causa di malattie. Eppure le mosche si tengono pulite. Passano molto tempo a strofinarsi le zampe poiché i peli che ricoprono gli arti sono il loro organo sensitivo maggiore; attraverso i peletti, individuano le numerose sostanze con cui vengono a contatto e per riconoscerle hanno bisogno che siano perfettamente puliti. Per fuggire dal pericolo, ruotano sul proprio asse, generano 200 battiti di ali al secondo e possono modificare l’assetto di volo in un centesimo di secondo. Non c’è da stupirci se poi non siamo in gradi di catturarle, tranne che con lo scacciamosche la cui forma distoglie l’attenzione della sua vista, quanto basta per annientarla. Hanno solo un aspetto positivo, questi fastidiosi insetti: sono impollinatori, secondi solo alle api. Un tempo in paese tra stalle, letamai vicino a casa, porcili e pollai, le mosche erano un autentico flagello.

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