L’emergenza sanitaria ha aggiornato il certificato dello Stato di famiglia, regalando agli animali di compagnia un giustificato e meritato balzo in classifica e l’economia che ruota intorno ai nostri animali si prepara a mandare in soffitta un 2020 da incorniciare: le vendite di tutto ciò che riguarda i nostri amati animali sono superiori al 10% rispetto a quelle dello scorso anno. L’amore non ha prezzo e forse è proprio questa la ragione di spese a volte esagerate. Non solo in Friuli, ma in tutto il mondo cani e gatti hanno svolto un ruolo di compagnia insostituibile, premiato dai loro padroni con un trattamento da re o regina. Che sofferenza per Mabira, quando ha dovuto constatare che il suo bel gattone bianco se n’è andato, chissà dove. La compagnia di un animale domestico, fatta di coccole, fusa, carezze è stata e continua ad essere un’autentica terapia antistress. In città il cane ha fatto da “autocertificazione” per fare una passeggiata al parco, anche nel cuore delle zone rosse. Nel complesso, cani e gatti, ma anche canarini, criceti e tutto il piccolo zoo domestico restante, sono stati ricompensati dalle attenzioni dei padroni mai avute prima. In paese si vede una decina di cani a spasso ogni giorno con il loro padrone e la richiesta di animali, secondo un noto veterinario della nostra zona, è in crescita. E nelle case crescono gli acquisti di alimenti mono-dose, più “chic”, più personalizzate, fino ad arrivare a snack prima della cena, drink cremosi per i gatti, gli oramai famosi “Catisfaction”. Si è mossa insomma un’economia davvero … bestiale.