Il 10 dicembre del 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, come riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali ed inalienabili di tutti i membri della comunità umana, per la libertà, la giustizia e la pace nel mondo. Tra i diritti fondamentali ci sono il diritto alla vita, all’autodeterminazione, alla libertà individuale, alla religione, alla privacy, al libero pensiero, ecc. Lo dicevano già i nostri avi, gli antichi saggi, come Aristotele che affermava l’esistenza di un diritto naturale dell’umanità; Tommaso d’Aquino, secoli più tardi, descrivi i diritti come un insieme di principi etici, generalissimi, da lui visti come una concessione divina più che una concessione da autorità laiche. L’Illuminismo, a fine ‘700, afferma la libertà dell’individuo titolare di diritti naturali e inalienabili che non possono essere modificati dalle leggi. I Diritti Umani vengono determinati in maniera sempre più significativa nella Francia Rivoluzionaria, nelle Carte Costituzionali degli Stati liberali, ecc. Al tema dei Diritti Umani sono dedicati famosi Festival internazionali quali “Human Rights Nights” di Forlì e e quello di Lugano, in Svizzera.