Il marketing, ovvero la promozione dei prodotti, è cambiato più negli ultimi 20 anni che negli ultimi 200. E il cambiamento più grande è che la pubblicità generalizzata è morta e i prodotti medi per la persona media non trovano più l’appoggio di un tempo attraverso la pubblicità di radio e TV. Chi di noi, oggi come oggi, è influenzato dalla pubblicità che appare sui vecchi canali quali le emittenti o i giornali? Al Centro Commerciale Discount di Cividale sono molti i paesani che acquistano generi alimentari ed è considerato il discount delle Valli. Ebbene, hanno investito ben poco in pubblicità diretta, preferendo il passaparola: i risultati sono evidenti. È passato molto tempo da quando guardavamo la TV per tre ore di fila la sera e in un’ora ci scorrevano 15-20 spot. Ora passiamo molte ore al giorno sui social-media e sulle piattaforme di “streaming”. Ci passano davanti agli occhi 1.000-2.000 annunci pubblicitari che nessuno prende in considerazione e la maggior parte clicca l’opzione “salta l’annuncio”. La pubblicità oggi ha una nuova dimensione, quella del passaparola. Chi produce qualcosa, come ad esempio le caciotte di formaggio, per una piccola “audience” di 400 persone che le apprezzano, loro ne parleranno sui social facendo pubblicità e Tripadvisor sicuramente dà una mano genuina a promuovere un prodotto. Oggi parlare a “tutti” con lo spot non è più l’obiettivo da inseguire. Ad esempio, la Ferrari mai fa pubblicità , non ne ha bisogno perché ha già il suo marketing. Chi acquista una Ferrari, non compra un auto, compra una storia che gli dà status. E più condivide questo status, più fa l’interesse dell’azienda. In tale modo qualsiasi azienda non spreca soldi per raggiungere persone che non sono interessate a tale prodotto. È importante lo sforzo e la creatività che si mette nel produrre (o gestire) il prodotto.