La festa di San Martino a Cividale del Friuli, che si celebra l’11 novembre, è uno degli eventi più sentiti e ricchi di tradizione in questa antica cittadina friulana. Cividale, con il suo centro storico affascinante e le profonde radici medievali, diventa il palcoscenico di una serie di celebrazioni che uniscono tradizione, cultura e convivialità. Questa festa non è solo un omaggio al santo, ma anche un’occasione per ritrovare il legame con il passato contadino della regione.La festa di San Martino rappresenta un momento di transizione tra l’autunno e l’inverno, un periodo in cui si tirano le somme dei raccolti e si gode dei frutti della terra. È una festa che, pur avendo origini religiose, ha assunto connotazioni prevalentemente popolari e legate alla vita contadina. Uno degli aspetti più caratteristici della festa di San Martino a Cividale è la “fiera di San Martino”, un evento che attira numerosi visitatori da tutta la regione. Per le strade della città si snodano bancarelle che offrono prodotti tipici locali, come salumi, formaggi, miele, e ovviamente il vino novello, che viene assaggiato per la prima volta proprio in occasione di questa festa. La frase “A San Martin, ogni mosto diventa vin” è infatti un detto popolare che simboleggia l’apertura delle botti di vino novello, segnando così la fine della vendemmia. Un altro elemento tradizionale è la benedizione dei cavalli, una pratica che risale ai tempi antichi, quando il cavallo era un prezioso alleato nei lavori agricoli. I cavalli vengono ornati a festa e sfilano per le vie del centro, ricevendo la benedizione in piazza. La festa di San Martino a Cividale è anche un’occasione per ritrovarsi con amici e familiari, condividendo momenti di convivialità. Oltre al vino novello, protagonisti della tavola sono i piatti tipici della cucina friulana, come la gubana (un dolce ripieno di noci, uvetta e spezie), la polenta con i funghi e la carne alla griglia. La festa di San Martino a Cividale del Friuli è molto più di una semplice ricorrenza religiosa: è un momento di comunità, di celebrazione della tradizione e di valorizzazione dei prodotti locali. In un’epoca di modernità e frenesia, questa festa rappresenta un ritorno alle radici, un modo per riscoprire il piacere delle piccole cose, della buona cucina e della condivisione, celebrando la storia e la cultura friulana in un contesto unico e suggestivo.