Il porcile era stato da poco ripulito e imbiancato con la calce viva, per disinfettare la struttura. Tutto era pronto per accogliere il nuovo “prasè”, il maialino, per dare vita così a un nuovo ciclo di allevamento domestico. I muset, o cotechini, assieme alla brovada, avevano fatto la loro bella figura sulle tavole durante le feste appena trascorse. In cantina, ma soprattutto in spazi ben preparati, giustamente aerati, protetti dal sole e dai roditori, si giravano e rigiravano i salami collocati su fogli di carta o cartoni per permettere la corretta stagionatura tramandata da generazioni. Un eccesso di muffa o altre condizioni negative avrebbero compromesso la qualità o il buon sapore del prodotti. Grosse o pesanti quantità di lardo sgocciolavano grasso liquido in cantina e lo strutto era già pronto in generose quantità contenute in recipienti di vetro. Nelle precedenti “puntate” ci eravamo dimenticati di descrivere alcuni particolari riguardanti le operazioni di macellazione del povero suino …