14.09.2022, I nuovi mesteri (1/2)

   Mancano pochi giorni alle prossime elezioni politiche e finora nessun partito dell’arco costituzionale si è interessato ad una fascia molto importante della piramide sociale: i giovani. Quando uno Stato dà solo l’importanza alle persone anziane e si dimentica della generazione dai 35 in giù, perde la propria cognizione del futuro. Deludenti i pochi talk-show televisivi, tipo quelli di ieri sera, dove si accavallano al microfono tutte le voci, oppure dove il conduttore interviene proprio sul concetto più importante dell’intervento stesso espresso dall’ospite. Tutti bocciati, senza appello e poi ci si meraviglia per le impressionanti percentuali dell’astensionismo al voto. I politici, se non fossero politicanti, dovrebbero chiedere ogni momento ai giovani: “Cosa farai da grande?” Forse non sono in grado di sentire risposte spiazzanti, quelle alle quali non riuscirebbero non solo a dare una risposta, ma neppure a comprenderne il significato. Molti lavori tradizionali stanno scomparendo e, vista la superficialità degli amministratori, forse non si è pronti ad affrontare quelli del futuro. Sono impressionanti le percentuali di ragazzi diplomati incapaci di scrivere un curriculum corretto, dal quale emergano le ambizioni ed aspirazioni …

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