Camminando per i nostri boschi in questo periodo si possono vedere numerose piante di luppolo selvatico abbarbicate sugli alberi che mettono in bella mostra i loro frutti e infiorescenze. Nelle varietà coltivate si usano le infiorescenze femminili per la produzione di birra; infatti, contengono la lupulina, una sostanza giallastra e amara che conferisce il tipo sapore alla birra. La coltivazione è iniziata in Germania nel nono secolo (ma era usato già nella preistoria) dove, in seguito, sono stati definiti quattro territori di cultivar specifici: due in Baviera, sul lago di Costanza e in Repubblica Ceca. In primavera si raccolgono gli apici freschi che vengono chiamati in friulano “urticjòns”, da noi “kamej”, per essere mangiati e, infatti, vengono chiamati asparagi selvatici. Sono dei germogli molto gustosi che vengono cotti al vapore o lessati per 10 minuti e utilizzati per numerosi piatti in cucina. Da noi, una volta, se ne trovavano molti vicino al fiume e a Tiglio vicino alla cappella di san Gaetano. Attenzione però se li raccogliete! Ci sono numerose piante simili a prima vista e molto tossiche.