Se in una parte d’Italia il massimo dell’aspirazione per un ragazzo è fare il bidello, con tutto il rispetto per tale categoria, intendiamoci, il sogno dell’altra parte della società è quello di fare la guida turistica spaziale, il broker del tempo che aiuta i suoi clienti ad ottimizzare il tempo libero, il riforestatore (il correttore lo segna in rosso) scientifico per la gestione dei boschi, l’allenatore di sport elettronici che prepara i giocatori di e-sport per competizioni e tornei; oppure l’agricoltore verticale che cura le coltivazioni a più piani, il hacker etico per testare i sistemi di sicurezza di grosse aziende o istituzioni. Ci sono già i primi architetti in Regione, capaci di costruire villette ecosostenibili con la stampante “3D”, oppure i consulenti assoldati per eliminare le assordanti melodie telefoniche mentre si è in attesa. Le aziende più sensibili assumeranno “manager della felicità” per rendere il posto di lavoro un luogo sereno, oppure si creeranno team di professionisti in grado di affrontare il problema dell’innalzamento dei mari. È solo un breve panorama, una traccia di ciò che potrebbero fare in futuro i nostri nipoti e pronipoti: uno scenario sull’evoluzione della nostra società provando ad immaginarla non nello sviluppo immediato, ma forse in quello che avverrà nei prossimi decenni. Ci stiamo preparando? Abbiamo una visione del futuro? La risposta è di tutti noi.