Sulle mappe catastali sono raffigurati con un triangolo al cui centro c’è un punto con un numero identificativo. Sono i punti trigonometrici, istituiti dal Catasto all’epoca delle costituzioni delle mappe catastale grazie all’imperatrice Maria Teresa d’Austria (in carica dal 1740-1780). Sui luoghi sono materializzati con oggetti metallici come grossi chiodi o piccole targhette. Il punto trigonometrico di Ponteacco corrisponde alla cappella della piazza, che fa da riferimento anche alla quota del paese sul livello del mare: 205 metri. Il cerchio con accanto un numero, entrambi in grassetto, posti allo spigolo di un fabbricato, oppure su un triplice di confine, indicano che quei luoghi sono “punti fiduciari catastali”, cioè dei punti univocamente individuati e geometricamente definiti. Sono utilizzati dai tecnici come riferimento per le operazioni di formazione e adeguamento delle cartografiche, con frazionamenti e introduzione in mappa di nuovi fabbricati o ampliamenti. Domani ci occuperemo della loro dislocazione in paese.