15.10.2023, Benedetto grano (2/2)

I campi della piana di Biarzo e tutto il fondovalle che va da Tiglio a Ponte S. Quirino sono stati i primi ad essere interessati dal passaggio da cacciatori-raccoglitori a contadini. Si è anche sviluppato il primo allevamento. Vivere ammassati in poco spazio, condiviso con gli animali allevati, rendeva i primi paesi della Valle l’habitat ideale per patologie di ogni tipo: si moriva falcidiati da tubercolosi, peste, infezioni parassitarie dell’intestino, da malattie virali come il morbillo, le influenze il vaiolo trasmesse proprio dagli animali e sconosciute prima. I primi agricoltori della Valle non arrivavano ai 40 anni, come testimoniano i loro scheletri, mentre gli studi sui cacciatori- raccoglitori indicano che le loro chances di raggiungere i 70 anni erano simili alle nostre, grazie alla vita poco sedentaria. C’è anche un aspetto che riguarda la dimensione sociale dell’uomo. Le tribù che vivevano di caccia e raccolta non avevano un concetto di proprietà molto forte perché erano composte da estesi gruppi familiari, molto solidali tra loro e possedevano soltanto poche cose, facili da trasportare durante gli spostamenti. Oggi, che siamo 8 miliardi di persone, è impensabile che si ritorni a vivere di caccia e raccolta: non ci sarebbero abbastanza risorse per sostenerci. Siamo costretti a a restare allevatori-agricoltori e possiamo a gran voce dire “benedetto grano”.

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