La rete sentieristica del nostro territorio è ben tenuta e ben segnata da idonea cartellonistica. È sufficientemente larga per consentire il transito di biciclette, ma soprattutto è ben utilizzata. Molta gente percorre le mete che attraversano Mezzana per poi passare sopra Ponteacco, Makota, fino al Klančič e quindi San Pietro al Natisone. Numerosi coraggiosi si fanno lasciare a Loch, raggiungono Mersino Alto, Rodda Alta-Scubina, quindi Mezzana e San Pietro, dopo una camminata di 18 km. Anche i resti della chiesetta di San Canziano sono visitati da molte persone che lasciano il loro autografo in un libro-presenze fitto di nomi, dediche e osservazioni. Si potrebbe fare qualcosa in più, magari posizionando gruppi di tavoli e panche per favorire la sosta e la consumazione di uno spuntino, oppure di una bibita. Se l’attraversamento di un serpente fa schizzare in alto il livello di adrenalina, è da stare invece attenti alle zecche, quelle sì responsabili di infezioni serie per l’organismo. Rientrati a casa, cambiati i vestiti, sarebbe necessario controllare scrupolosamente il proprio corpo affinché questi sgraditi parassiti non trovino fonte di nutrimento, con le conseguenze che tutti conosciamo.