16.09.2022, Le suore (1/3)

   A distanza di alcuni decenni dal loro allontanamento dalla vita sociale, ancor oggi rappresentano un argomento molto controverso. Le suore presenti sul nostro territorio sono state indubbiamente una presenza importante e influente nello sviluppo del modo comportamentale e nella forgiatura del carattere soprattutto delle signore oggi più adulte. Qual è l’opinione generale che abbiamo sull’opera svolta da queste signore vestite di nero o di grigio, presenti nelle scuole, all’ospedale e nei ricoveri del nostro circondario? Probabilmente si tratta di un’opinione negativa: diciamocelo, non è che abbiano lasciato grandi ricordi e neppure conclamati esempi di bontà. Numerose paesane hanno frequentato le scuole superiori alle Orsoline di Cividale e il giudizio complessivo è ancora unanime: si è trattato di un ambiente oscurantista, repressivo, tremendamente triste, nel quale all’allieva erano inculcati timori e continui sensi di colpa. Ci risulta il solo rimbrotto secco di una nostra paesana, capace e coraggiosa a rispondere a tono alla madre-superiora, pur con la conseguenza di una sospensione e di un otto in condotta. La nostra giovane si era stufata di sentirle ogni lunedì, grazie alle “verginelle” che spiavano alle loro aguzzine il comportamento delle “svergognate” nei fine settimana: il trucco agli occhi, una leggera minigonna, forse un tiro a una sigaretta già accesa, uno sguardo innocente lanciato a un ragazzo o la presenza/assenza alla messa …

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