Rimaniamo sconcertati davanti alla tv quando vediamo determinati spot pubblicitari di prodotti destinati ad aspetti della sfera personale e intima che un tempo mai nessuno ne avrebbe pure ammesso l’esistenza in pubblico. Prostatite, evacuazioni complicate, assorbenti a forma di jolanda che si aprono/chiudono a tempo di musica, ragadi e pruriti lì, vagisyl se gratta, prodotti Tena se spruzza, prodotti Lines se sprizza, dentifrici con risciacquo sanguinolento proprio mentre si mangia, otiti con materiale purulento nell’attimo in cui si porta alla bocca una forchettata di puré, distinte signore con problemi di flatulenza e chi più ne ha, più ne metta. Ai tempi delle nostre nonne, chi mai sapeva cosa fosse la prostata? Per non parlare poi di soluzioni ai disturbi che abbiamo appena elencato. Se c’era un diffuso sentimento di pudicizia da una parte, dall’altra possiamo indubbiamente comprendere che tutto ha un aspetto commerciale. E chissenefrega se il telespettatore è stupito, anzi, vuol dire che il messaggio ha fatto colpo …